Medici dell’Esercito nei comuni in provincia di Enna diventati zona rossa, sanitari anche nell’istituto per disabili dove ci sono 94 positivi

A Troina (Enna), quarto Comune siciliano diventato zona rossa dopo Agira (Enna), Salemi (Trapani) e Villafrati (Palermo) sono all’opera i medici dell’Esercito assegnati dal ministero della Difesa per fronteggiare l’emergenza Covid 19 all’interno dell’Oasi Maria Santissima, l’Istituto di ricovero e cura per disabili dove si registrano, informa la Regione, ben 94 positivi al coronavirus tra pazienti ricoverati e personale medico, paramedico ed amministrativo dell’Oasi. Il ministero ha assegnato a questa emergenza 19 ufficiali e sottufficiali giunti tra ieri e oggi. Con loro anche due esperti scientifici inviati dalla Regione. Di ieri sera l’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci, sentito il primo cittadino dell’Ennese, Fabio Venezia, sotto scorta da tempo per la sua battaglia contro la mafia dei pascoli e da giorni in quarantena per i contatti con il personale dell’Oasi, epicentro del contagio nel piccolo comune: fino al 15 aprile, nel centro montano dell’entroterra vige il divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale e la sospensione di ogni attivita’ degli uffici pubblici, a eccezione dei servizi essenziali e di pubblica utilita’.

 Potranno entrare e uscire da Troina solo gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nell’assistenza alle attivita’ inerenti l’emergenza, nonche’ esclusivamente per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, di prodotti sanitari, di beni e servizi essenziali. Inoltre, e’ consentito il transito, in entrata e in uscita, dei residenti o domiciliati (anche di fatto) nei Comuni interessati, esclusivamente per garantire le attivita’ necessarie per la cura e l’allevamento degli animali, nonche’ per le attivita’ imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante. Il provvedimento si e’ reso necessario, spiega la presidenza della Regione, per evitare il diffondersi del contagio del Covid-19, dopo che gli uffici dell’Asp hanno segnalato 94 casi di positivita’ al Coronavirus, essenzialmente circoscritti tra pazienti e operatori del Centro Oasi.

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