La vaccinazione resta l’unica arma per sconfiggere la poliomelite

E’ questo il cuore del messaggio di sensibilizzazione del World Polio Day, rilanciato dall’Istituto superiore di sanita’ (Iss). Una data, quella che si celebra oggi, nata per ricordare il lancio della Global Polio Eradication Initiative (Gpei) il processo di risoluzione per l’eradicazione mondiale della poliomelite approvato dall’Oms nel 1988 quando la malattia paralizzava dieci bambini ogni 15 minuti in quasi tutti i paesi del mondo. Dal lancio della Gpei il numero di casi e’ sceso di oltre il 99 per cento e oggi la poliomielite e’ ancora endemica in due soli paesi: il Pakistan e l’Afghanistan. La poliomelite colpisce soprattutto i bambini sotto i cinque anni di eta’ e 1 infezione su 200 provoca una paralisi flaccida irreversibile (di solito delle gambe). Tra coloro che rimangono paralizzati, il 5-10 per cento muore a causa della paralisi dei muscoli respiratori. Fino a quando anche un solo bambino verra’ infettato dal virus della poliomielite, tutti i bambini del mondo saranno a rischio di contrarre la malattia. “I poliovirus, infatti, sono facilmente importabili da un paese a un altro e si diffondono rapidamente in popolazioni non immunizzate”, ricorda l’Iss.

Globalmente, i paesi hanno raggiunto risultati diversi nel processo di eradicazione della polio, suggerendo che le soglie di immunita’ delle popolazioni varino in base alle aree geografiche, con importanti implicazioni a livello strategico, di pianificazione e di definizione delle priorita’. L’unico strumento di contrasto del virus e’ la vaccinazione, grazie alla quale piu’ di 5 milioni di persone sono scampate alla forma paralitica della malattia. L’Italia e tutta la Regione OMS Europa e’ stata definita dal 2001 una Regione polio free. Nel nostro Paese la vaccinazione antipolio e’ obbligatoria dal 1966 e l’ultimo caso endemico di poliomelite si e’ verificato nel 1982. “Non dobbiamo mai dimenticare che negli anni Sessanta prima dell’introduzione delle campagne di vaccinazione – ricorda Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss – la poliomielite colpiva migliaia di bambini anche in Italia e in tutti i paesi industrializzati. A sconfiggere questo flagello e’ stata solo la vaccinazione di massa grazie alla quale la malattia e’ progressivamente diminuita fino a quasi scomparire e ancora oggi la vaccinazione resta l’unica protezione reale se vogliamo restare un paese come dice l’Oms polio free”. L’Iss organizzera’ anche per il 2020 il Corso FAD ECM, dal titolo “Paralisi Flaccide Acute: status dell’eradicazione della poliomielite e problematiche aperte”. Il percorso formativo, per personale medico e sanitario, avra’ come obiettivi quello di fornire aggiornamenti sia sullo stato di avanzamento del processo di eradicazione della polio nel mondo sia sulla normativa vigente per il sistema di notifica dei casi di paralisi flaccide acute ma anche descrivere i quadri clinici suggestivi di paralisi flaccide acute e il sistema di notifica delle stesse in Italia, dall’individuazione del caso clinico, al flusso dei dati e alla gestione dei campioni biologici secondo quanto previsto dall’Oms.

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