Carabiniere ucciso: la difesa di Christian Hjorth rinuncia al Riesame del ricorso. In preparazione una linea difensiva che ritiene che il coltello non è stato mai toccato

Quando si assiste un innocente la prima cosa che deve fare un difensore e’ garantirgli un giusto processo. In una situazione del genere, conoscere atti all’ultimo momento, era l’unica decisione possibile“. Cosi’ l’avvocato Francesco Petrelli ha spiegato le ragioni della rinuncia al Riesame del ricorso presentato per conto di Gabriel Christian Natale Hjorth, il giovane americano in carcere per concorso nell’omicidio dei carabiniere Mario Cerciello Rega. 

“Sappiamo che saranno depositati altri atti nei prossimi giorni – ha aggiunto Petrelli -. Dalle indagini genetiche risulta che quel coltello non e’ stato mai toccato. Sul fatto che sia stato nascosto da lui se ne parlera’ in altro momento”. Dal canto suo, l’altro difensore di Hjorth, l’avvocato Fabio Alonzi ha aggiunto: “La decisione di rinunciare al Riesame e’ stata presa perche’ sono state depositate le carte venerdi pomeriggio e non abbiamo ancora parlato con il nostro assistito, perche’ il carcere e’ stato chiuso sabato e domenica. Lui ha appreso il contenuto delle informative dai giornali. Abbiamo chiesto una sospensione dell’udienza per poter parlare con lui ma in dieci minuti e’ ovviamente impossibile preparare una linea difensiva“.

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