I medicinali per il sistema cardiovascolare sono i piu’ consumati anche nel 2018
I medicinali per il sistema cardiovascolare si confermano nel 2018 la categoria maggiormente consumata dagli italiani (487,4 DDD/1000 abitanti die), mentre sono al terzo posto in termini di spesa a carico del Sistema sanitario nazionale. (3.240 milioni di euro; 53,6 euro pro capite). E’ quanto emerge dal rapporto 2018 dell’Aifa, “L’Uso dei Farmaci in Italia”. La spesa per i farmaci cardiovascolari erogati in regime di assistenza convenzionata e’ stata pari a 48,98 euro pro capite, con una riduzione dell’8,7% rispetto al 2017, dovuta principalmente alla riduzione dei prezzi (-10%), mentre rimangono stabili i consumi (+0,6%). Relativamente ai medicinali cardiovascolari acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche, la spesa ha fatto registrare un decremento del -7% rispetto al 2017, che si associa a una riduzione dei consumi del -3,2%. Gli altri antipertensivi sono la classe a maggior incidenza sulla spesa (32,0% dell’intera categoria). Al secondo posto per consumi e quarti per spesa si posizionano i farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo.
La spesa pro capite e’ stata pari a 46,9 euro, in aumento del +3,2% rispetto all’anno precedente. Per quelli acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche si e’ registrata, rispetto al 2017, una crescita della spesa pari al +10% e una riduzione dei consumi del -6%. Gli enzimi e le insuline ad azione lunga rappresentano le categorie a maggior spesa. Al terzo posto, sempre per consumi, si posizionano i farmaci del sangue e organi emopoietici. La spesa pro capite e’ stata pari a 34,4 euro. Sul versante degli acquisti da parte delle strutture sanitarie pubbliche e’ stata registrata una lieve crescita della spesa (+0,5%), a fronte di un aumento sostanziale dei consumi (+9,2%). La categoria terapeutica maggiormente utilizzata e’ ancora quella degli antiaggreganti piastrinici esclusa l’eparina (9,5 DDD/1000 abitanti die). Invece, la categoria a maggiore incidenza sulla spesa delle strutture sanitarie pubbliche e’ rappresentata dai fattori della coagulazione del sangue (7,7 euro pro capite), seguita dagli inibitori del fattore Xa (5,4 euro pro capite).