Elezioni a Capri, Costantino conquista la scena: tutti i giornali parlano della sua candidatura. Ecco i ritagli

Non c’è dubbio: a conquistare la scena, alla vigilia delle elezioni comunali del 26 maggio, è Costantino Federico. La sua candidatura – a sorpresa – a sindaco di Capri ha suscitato entusiasmo tra la popolazione e grande attenzione da parte dei media. Su siti web e giornali impazzano articoli, dichiarazioni, interviste. Costantino è in prima pagina su Il Mattino Napoli, su La Repubblica edizione di Napoli, sul Corriere del Mezzogiorno. «Vari studi – afferma Costantino a Il Mattino – dicono che Capri può subire un impatto giornaliero di massimo ottomila sbarchi, voglio quindi muovermi in questa direzione ma realisticamente è un problema che può essere risolto nell’arco temporale di cinque, dieci anni. Immagino una riduzione graduale, anche per consentire alle attività che vivono di turismo giornaliero di poter adeguare le loro esigenze a questi numeri più ridotti. Il Principato invece era una boutade, una provocazione che si richiamava alla famiglia monegasca di Ranieri. Dicevo e dico che Capri ha bisogno di figure autorevoli a cui fare riferimento Un’altra delle priorità a cui mettere mano comunque è quella della modalità degli sbarchi che ogni giorno partono dalle località del golfo, e in particolare dalla penisola sorrentina sino ad Amalfi, scaricando i loro passeggeri solo per poche ore su un’ isola che io vorrei tornasse a quello che era un tempo, vivibile, tranquilla».

Capri di cosa ha bisogno? «Di obiettivi importanti – dice Costantino al Corriere del Mezzogiorno – che non implicano per forza grandi opere. Penso ad esempio all’ eliminazione delle fonti di inquinamento dei motori a combustione e mi stuzzica la realizzazione di una piscina coperta dove tutti hanno fallito, ad esempio. Ma asfaltare non è governare, per cui non guardiamo solo a costruire ponti, strade, porti». Parlando dei problemi Costantino mette in primo piano: «Il sovraffollamento, la mobilità interna ed i trasporti marittimi con le compagnie di navigazione sottoposte al controllo di un solo soggetto, che è Aponte. Serve un discorso serio di sviluppo economico». «La centrale va eliminata finito il periodo di appoggio di Terna, così come il dissalatore, che ormai marcisce inutilizzato». «Sono favorevole ad un secondo collegamento non limitandoci alla sola ipotesi della funicolare e valutando altre alternative».

«Non potevo sottrarmi all’invito di tanti amici – spiega Costantino a La Repubblica – perché Capri ha bisogno di un grande rilancio: mi sono messo al servizio del paese con questo obiettivo, soprattutto perché occorre prendere atto dei problemi crescenti che attanagliano l’ isola, dai collegamenti marittimi ai trasporti interni, passando per la sostenibilità di un turismo di massa che va regolamentato. Penso a una Capri più attrattiva, in cui si intervenga sui flussi giornalieri del turismo mordi e fuggi, fortemente impattanti sul nostro territorio, e si allunghi la stagionalità, oggi ridotta a soli sei mesi di turismo. Passiamo così dall’estremo cosmopolitismo estivo a un provincialismo invernale che incide sulla comunità locale».

 

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