Nasce nel Bolognese una casa-accoglienza per persone fragili, fa parte di un complesso intitolato alla memoria di don Benzi

Dalla strada a un luogo dove accoglienza, solidarietà e assistenza offrono nuove opportunità a chi è più fragile o vive ai margini della società. È il ‘Villaggio di Oreste’, la nuova realtà ecclesiale di aiuto e sostegno alle persone in difficoltà intitolata alla memoria di don Oreste Benzi, fondatore dell’Associazione ‘Papa Giovanni XXIII’, che sorge a Castel Maggiore, alle porte di Bologna. A tagliare il nastro sono stati oggi la vicepresidente della Regione e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini, l’arcivescovo Matteo Maria Zuppi, il sindaco Belinda Gottardi e il successore di don Benzi, Giovanni Paolo Ramonda. Il complesso è costituito da quattro strutture, già operanti da tempo, dedicate a disabili, minori in difficoltà sotto la tutela dei servizi sociali del territorio e a persone affette da disturbi psicologici e dipendenze da sostanze stupefacenti. Realtà cui si aggiunge la Casa famiglia inaugurata ora, che accoglierà ragazzi con problemi di socialità e disabili gravi.

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