Sciopero generale 16 dicembre, oggi giovedì nero trasporti
Lo sciopero arriva a 7 anni dall’ultima prova di forza sempre di Cgil e Uil che rompe nuovamente un’unità sindacale conquistata dopo anni di tensioni e contrasti. Ed è la Cisl di Luigi Sbarra che si è sfilata dalla decisione, a criticare duramente, numeri alla mano, la scelta. “Possiamo dire senza vergogna di avere una legge di bilancio di profilo espansivo, coesivo, che da risposte forti di redistribuzione a fasce deboli e a redditi medio bassi e bassi. Abbiamo ottenuto risultati importanti, io li valorizzo e li capitalizzo perché sono stati il frutto delle nostre lotte e della serietà del governo a dialogare con le parti sociali”, ha detto elencando uno per uno i risultati ottenuti dall’inizio della trattativa. “Sul fisco l’impostazione iniziale del governo prevedeva un finanziamento della riforma di 6 miliardi, 3 sull’Irpef e 3 sull’Irap. Abbiamo chiesto di fare di più e l’esecutivo ha postato 8 miliardi ma divisi in 5 per l’Irpef e 3 per il taglio dell’Irap. Infine , ad oggi invece, abbiamo ottenuto un’altro risultato importante: 7 miliardi sull’Irpef e 1 sull’Irap con una spalmatura che vede per l’85% sgravi fiscali a chi guadagna meno di 50mila euro. Non solo. Portiamo a casa anche un risultato che non era previsto dall’accordo nella cabina di regia: 1,5 mld di decontribuzione per i lavoratori dipendenti sotto i 35mila euro e l’aumento della no tax area per i pensionati a 8.500 euro oltre ad aver conquistato nel 2022 la piena indicizzazione delle pensioni”, ha concluso Sbarra ricordando anche l’aumento da 3 a 5,5 miliardi del finanziamento sulla riforma degli ammortizzatori sociali e i 350 milioni per la proroga della cassa Covid. Sabato, 18 dicembre, toccherà proprio alla Cisl scendere in piazza ma per i motivi opposti, spiega il sindacato, anche se Landini ironicamente osserva che se “scende in piazza vuol dire che proprio convinta che la partita sia chiusa non è”. Da lunedì prossimo comunque i giochi si azzerano: il premier Draghi ha convocato Cgil Cisl e Uil sulle pensioni. Un tavolo per ridiscutere della legge Fornero al quale i sindacati arriveranno condividendo una piattaforma unitaria per un pensionamento flessibile. Un’unità che al momento sembrerebbe andare stretta a tutti ma che gioco forza dovrà trovare una sintesi. Ora comunque occhi puntati sulla manovra al Senato dove il tempo stringe: il governo si appresta a giocare e chiudere la partita molto probabilmente in questo fine settimana. E’ attesa per il weekend infatti la presentazione di un pacchetto di emendamenti che assorba le richieste di modifica della maggioranza. Il 21 dicembre la manovra sarà dunque in aula a Palazzo Madama mentre approderà alla Camera solo dopo Natale.