Il sindaco di Napoli De Magistris in diretta su Telecapri: “Provvedimento di De Luca sul divieto di consegna di cibo a domicilio illogico, privo di fondamento giuridico e controproducente”

“15mila famiglie napoletane stanno cominciando a usufruire dei buoni spesa. Le somme residue andranno a soddisfare le esigenze delle famiglie più povere. Arriveremo a 17mila famiglie. Il Governo deve rifinanziare l’operazione, con una manifestazione di interesse nuova, prevediamo di alzare la soglia in modo da arrivare non solo ai poverissimi ma anche a quelli che hanno tante difficoltà. Per utilizzare i buoni spesa basta recarsi al supermercato con la propria carta di identità”. Lo ha detto Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, intervenendo in diretta oggi pomeriggio su Telecapri19 durante la trasmissione “Speciale coronavirus”.

“Bisogna pensare – ha aggiunto – non solo al tema sanitario e al tema del bisogno quotidiano, ma anche a quella fase che inizierà dal 4 maggio per una ripresa graduale. Noi abbiamo già disposto l’esenzione totale delle imposte per le attività produttive per tutto il 2020. Altre misure le vareremo nei prossimi giorni, in attesa degli interventi del Governo”.

“Intere categorie – ha proseguito il sindaco di Napoli – sono state dimenticate, penso ai bambini con difficoltà o disabilità, ai pazienti psichiatrici, a categorie di persone lasciate in casa in quarantena da sole. Noi proviamo a mettere il campo tutto il personale che abbiamo, pur dovendoci districare con ordinanze regionali che hanno soppresso una serie di serivizi. Noi abbiamo notizie di tanta gente che non va più in ospedale per paura di contrarre il virus: una situazione davvero complicata”.

Luigi de Magistris ha nuovamente contestato Vincenzo De Luca, a iniziare dal divieto del food delivery (le consegne di cibo a domicilio). “La mia – ha affermato il primo cittadino di Napoli – è una posizione molto critica verso De Luca, il divieto di consegna del cibo a domicilio è un provvedimento illogico, privo di fondamento giuridico e controproducente sul piano sanitario: se porti cibo a casa c’è meno gente che lo va a comprare fuori. Sarei curioso di conoscere questo scienziato che lo ha suggerito al presidente della Regione o se è farina del suo sacco. Illogico anche il provvedimento regionale sulle aperture dei negozi per bambini, in Campania consentite solo due giorni a settimana e in alcuni orari determinati. In quei due giorni aperti ci andrà più gente e ci sarà assembramento. Sono cose che dobbiamo digerire, che sono illogiche, controprudecenti e anche un po’ pericolose. Se Governo centrale e Regione si coordinassero tra di loro andremmo un po’ meglio tutti. La differenziazione di provvedimenti – ha concluso il sindaco di Napoli – non ha funzionato in questa pandemia. Non sono riusciti a mettersi d’accordo e i cittadini ne pagano le conseguenze”.

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