Coronavirus, sono centinaia le richieste per entrare nel protocollo di sperimentazione del farmaco anti artrite, molte dal Nord

Le richieste di entrare nel protocollo sono centinaia e giungono da ogni parte di Italia, un numero che cresce di minuto in minuto. Molte arrivano dagli ospedali del Nord, dato che “e’ li’ che l’emergenza e’ piu’ forte”, come sottolinea Marilina Piccirillo, medico oncologo del Pascale che, da quando il suo collega Paolo Ascierto ha avuto l’intuizione di usare off label il Tocilizumab contro le complicanze del Covid 19, e’ al lavoro per mettere in piedi la sperimentazione anche 14 ore al giorno. E’ lei che, dopo aver scritto il protocollo di ricerca, insieme con i colleghi che compongono il comitato scientifico dello studio, da ieri, dopo l’ok dell’Aifa e del Comitato Etico dello Spallanzani, gestisce la raccolta dati. Lavora senza risparmiarsi perche’ il virus si combatte anche fuori dalle corsie, nei centri di ricerca, supportata dal suo capo, Franco Perrone, e dagli altri collaboratori dell’Unita’ Sperimentazioni Cliniche dell’Istituto dei tumori di Napoli, tra medici, study coordinator, data manager, informatici e farmacisti.

E’ da queste stanze del secondo piano del day hospital che, in stretta collaborazione con AIFA, si analizzano i dati e, col tempo, si capira’ quali pazienti avranno maggiore beneficio dalla cura. “L’obiettivo dello studio e’ di ridurre la mortalita’ a un mese – spiega – il Tocilizumab viene somministrato ai pazienti ricoverati per polmonite da Covid. In particolare, nello studio di fase due, il trattamento viene somministrato a pazienti con stadio di malattia abbastanza iniziale, cioe’ non intubati o intubati da massimo 24 ore. Mentre nell’osservazionale verranno trattati anche i pazienti intubati da piu’ di 24 ore. Alla fine della fase due, in ogni modo tutti i pazienti potranno essere inseriti nella coorte osservazionale”. Il farmaco si somministra in vena al massimo per due volte, a distanza di 12 ore. Migliorano intanto le condizioni dei pazienti trattati al Cotugno dal 7 marzo scorso con il Tocilizumab. Dei due estubati ieri, uno e’ passato in reparto.

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