Coronavirus, aumentano i casi di contagio, scuole chiuse in tre regioni, stop al Carnevale a Venezia

Vengono segnalati nuovi contagi per coronavirus in Italia e in tre Regioni, a seguito dell’emergenza, si dispone la chiusura delle scuole. “Complessivamente finora abbiamo registrato 132 casi di positività al coronavirus: due persone sono decedute, un’altra è guarita (il ricercatore tornato da Wuhan)”. Lo ha detto il commissario straordinario all’emergenza coronavirus Angelo Borrelli nella conferenza stampa alla Protezione civile. “Ci sono 89 casi di coronavirus in Lombardia, 24 in Veneto – ha spiegato – 6 in Piemonte, 9 in Emilia Romagna, 2 nel Lazio (i due ricoverati allo Spallanzani)”. Sono “54 i ricoverati negli ospedali con sintomi, 26 in terapia intensiva e 22 in isolamento domiciliare”, ha precisato Borrelli. “Sotto il profilo delle strutture abbiamo la disponibilità di diverse migliaia di posti su tutto il territorio nazionale. Abbiamo fatto un lavoro in particolar modo con le Forze Armate che ringrazio: hanno lavorato in modo eccezionale” ha sottolineato il commissario straordinario. “Solo le strutture dell’Esercito rese disponibili potrebbero essere 3.412 posti letto in 1.223 camere; quelle rese disponibili dall’Aeronautica militare 1.789 posti letto”, ha specificato Borrelli aggiungendo: “Siamo pronti ad utilizzare anche alberghi. Nessun problema di strutture per quanto riguarda il ricovero e l’assistenza”. E poi “abbiamo un livello di prevenzione elevatissimo, abbiamo disposto per primi controlli in porti e aeroporti. E tutti i possibili casi li abbiamo verificati. Sono oltre 3000 i tamponi. C’è un livello elevatissimo di screening sanitario”. Borrelli ha detto anche che “le strutture sanitarie non sono riuscite a individuare il paziente zero. E’ difficile quindi fare previsioni sulla diffusione. L’unica misura concreta da adottare è stata quella di chiudere i territori”, focolaio del contagio.

SCUOLE CHIUSE IN LOMBARDIA – Sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per gli anziani. Lo prevede una ordinanza che si sta predisponendo, firmata dal presidente Attilio Fontana di concerto con il ministro della Salute Roberto Speranza, valida per tutto il territorio lombardo, in relazione all’evolversi della diffusione del coronavirus. Il documento, si legge in una nota, non appena emanato, sarà trasmesso a tutti i prefetti delle province lombarde per la tempestiva comunicazione ai sindaci. L’ordinanza sarà efficace fino a un nuovo provvedimento.

L’ordinanza che si sta predisponendo prevede inoltre la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico. E poi la sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura.

SCUOLE CHIUSE ANCHE IN PIEMONTE E VENETO – Scuole di ordine e grado chiuse da domani per una settimana anche in Piemonte. E’ quanto emerge dalla riunione nella sede della Protezione civile regionale dove da ieri è stata allestita l’unità di crisi a cui partecipano i vertici delle istituzioni locali. In Veneto, ha annunciato il governatore Luca Zaia, “abbiamo firmato l’ordinanza che prevede l’interdizione di tutte le manifestazioni che prevedono aggregazioni di persone, dal carnevale agli eventi sportivi e ludici su suoli privati e pubblici”. Inoltre, l’ordinanza “prevede anche la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado fino al primo marzo compreso, così come dei musei”.

CONTE – “Ieri in Cdm adottate misure straordinarie contro la diffusione del Coronavirus – ha scritto il premier Giuseppe Conte su Twitter allegando il video della conferenza stampa al termine del Cdm – Massima precauzione per proteggere i cittadini. È la linea del Governo sin dall’inizio per tutelare il bene che ci sta più a cuore: la salute degli italiani”.

DI MAIO – “Come Farnesina abbiamo riportato in Italia tutti i connazionali bloccati all’estero che avevano chiesto di rientrare – ha scritto su Fb il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio – Tutti ovviamente sono stati sottoposti a controlli prima della partenza e al rientro hanno seguito un rigido protocollo sanitario. Oggi sentirò l’Ambasciata a Pechino per avere ulteriori aggiornamenti e capire meglio come evolve la situazione in Cina”. “Con il Consiglio dei Ministri di ieri, alla Protezione Civile, il governo ha varato una serie di misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza coronavirus. La macchina operativa dello Stato sta lavorando senza sosta giorno e notte – ha sottolineato Di Maio – monitorando l’evoluzione dei fatti e supportando chi ha bisogno”. Il ministro ha aggiunto: “Nei prossimi giorni faremo una riunione straordinaria al ministero degli Esteri per affrontare il tema del commercio estero e l’impatto che il coronavirus sta avendo nell’economia delle nostre imprese. Non abbandoniamo nessuno, ve lo garantisco!”.

Lo stop al Carnevale di Venezia “e’ una cosa logica, mi sembrerebbe strano il contrario”, ma “sara’ una brutta sberla” per commercianti e albergatori. Cosi’ l’ex sindaco della citta’, Massimo Cacciari, commenta a caldo con l’AGI la decisione annunciata dal presidente del Veneto, Luca Zaia. Il filosofo ricorda come “da quando e’ stata ripresa l’usanza alla fine degli 70, con l’uscita degli anni di Piombo, quando si rivitalizzo’ la tradizione del Carnevale, la manifestazione non sia mai stata sospesa” e sottolinea che questo stop arriva in un momento gia’ difficile. “Una prima sberla e’ arrivata lo scorso novembre, quando loro stessi (commercianti ed esercenti, ndr) hanno terrorizzato il mondo facendo sembrare che a Venezia ci si allagasse. Dopo la botta dell’acqua alta, quella del Carnevale”, ha aggiunto l’ex sindaco di Venezia. “Bisogna sperare che questa situazione passi presto che la stagione pasquale e quella estiva siano salve. La situazione sara’ difficile, le categorie e l’amministrazione dovranno rilanciare l’immagine della citta’, di una citta’ che sia giovane e vitale. Una volta superata l’emergenza sanitaria bisognera’ superare anche quella di un’immagine da ‘Morte a Venezia’ (titolo di un racconto di Thomas Mann e di un film di Luchino Visconti, ndr), di una Venezia che non puo’ fare il Carnevale”, ha detto ancora Cacciari, secondo cui servira’ impegno per raggiungere questo obiettivo “cosa che non hanno fatto brillantemente negli ultimi anni”.

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