Treno deragliato: l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle Ferrovie conferma: “L’attuatore dello scambio era difettoso. Sembra che ci sia un’inversione dei cablaggi interna al dispositivo che si è andato a sostituire””

Un difetto interno all’attuatore. Sarebbe questo il problema tecnico all’origine del deragliamento del Frecciarossa avvenuto nelle campagne tra Livraga e Ospedaletto Lodigiano il 6 febbraio. Lo afferma il direttore dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle Ferrovie, Marco D’Onofrio, in audizione nella commissione Lavori pubblici del Senato. ”Ieri sera è pervenuta una comunicazione da parte della procura, a seguito del rilevamento di un difetto interno all’attuatore. Sono state fatte delle prove in campo e sembra che ci sia un’inversione dei cablaggi interna al dispositivo che si è andato a sostituire”, ha detto D’Onofrio, comunicando i primi risultati delle indagini della Procura di Lodi. Secondo l’Authority ”è una prima evidenza che introduce un problema che è stato riscontrato” ma ”non giustifica tutto”. ”Noi ci accingiamo a fare una procedura di safety allert nel senso che, una volta noti gli estremi di questo componente o del lotto di fabbricazione -spiega D’Onofrio- faremo una procedura, prevista dalla nostra normativa, per cui allerteremo tutte le Autority in tutto territorio. Si avrà notizia del difetto riscontrato su componente”. Gli attuatori, aggiunge, ”sono prodotti in assicurazione di qualità quindi chiaro che c’è da vedere qualcosa perché c’è un errore umano fatto in quella sede”. Parlando nel dettaglio, dell’incidente ferroviario che si è verificato , D’Onofrio sottolinea che ”l’Agenzia ha sempre preteso che l’attività di manutenzione fosse a carico del gestore”. ”La squadra di manutenzione che stava lavorando su quei deviatori è assolutamente interna, quindi personale Rfi”.

Al momento risultano indagati cinque operai Rfi che hanno seguito i lavori di manutenzione sullo scambio e la stessa società Rfi per la legge 231 per la responsabilità amministrativa degli enti.

Dal canto suo Alstom, gruppo che opera nel settore della costruzione di treni e infrastrutture ferroviarie e produttore del componente ritenuto ‘difettoso’, ha affermato di voler aspettare l’esito dell’inchiesta. “C’è un’indagine della Procura in corso e aspettiamo l’esito dell’inchiesta”, hanno detto fonti del gruppo francese interpellate dall’Adnkronos.

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