Robert Oliver Reed ha vantato un’importante attività di caratterista in film di avventura e horror. Morì nel corso delle riprese de “Il Gladiatore”, oggi avrebbe compiuto 82 anni

Robert Oliver Reed è stato un attore britannico. Attivo dalla fine degli anni cinquanta, vanta un’importante attività di caratterista in film d’avventura e horror della Hammer, tra cui spiccano le pellicole col regista Terence Fisher (Il mostro di LondraGli arcieri di SherwoodL’implacabile condanna) tra il 1960 e il 1961. Fu uno dei protagonisti del cinema inglese degli anni sessanta grazie ai sodalizi con Michael Winner nei film Il complesso del sesso e I ribelli di Carnaby Street, entrambi del 1967, e soprattutto con Ken Russell in Donne in amore (1969) e I diavoli (1971), in cui Reed diede le sue interpretazioni più memorabili, mettendo il suo fisico e il suo volto sanguigno al servizio di ruoli sopra le righe.

Reed nacque a Londra nel sobborgo di Wimbledon, figlio secondogenito del giornalista sportivo Peter Reed e di Marcia Beryl Andrews. Aveva un fratello maggiore, David (1936) e un fratellastro Peter (1947). Era nipote del noto regista Sir Carol Reed e dell’attore e impresario teatrale Herbert Beerbohm Tree e cugino dell’attore David Tree. Amante della vita, delle donne e dei pub[2], dal 1959 al 1969 fu sposato con Kate Byrne, dalla quale ebbe un figlio, Mark. Dalla sua lunga relazione con la ballerina Jacqueline Daryl ebbe una figlia, Sarah. Nel settembre del 1985 si sposò con Josephine Burge, con cui visse fino alla morte. Dopo aver svolto i lavori più disparati esordì al cinema lavorando in diversi classici del cinema dell’orrore prodotti dalla Hammer Film Productions, in cui interpretò ruoli da caratterista. Di questo suo primo periodo, si ricordano le pellicole Il mostro di Londra (1960) e L’implacabile condanna (1961), per la regia di Terence Fisher e Hallucination (1963) di Joseph Losey. Reed diventò un attore di fama nel periodo della Swinging London degli anni Sessanta, grazie ai ruoli nei film di Michael Winner quali Il complesso del sesso (1967), con Orson Welles, e I ribelli di Carnaby Street (1967). Diretto da suo zio Carol Reed, partecipò nel ruolo di Bill Sikes al musical di grande successo Oliver! (1968), candidato a 11 Premi Oscar e vincitore di miglior film e miglior regia nell’edizione degli Oscar 1969.

La sua carriera decollò definitivamente grazie al sodalizio professionale col regista Ken Russell con cui recitò nelle pellicole Donne in amore (1969), I diavoli (1971) e Tommy (1975). Nella sua produzione successiva, si ricorda il ruolo di Athos ne I tre moschettieri (1973) e nei due seguiti del 1975 e del 1989. Molto richiesto per la sua fisicità e l’aspetto burbero, continuò a partecipare, come nel periodo d’esordio, a pellicole horror, tra cui sono da ricordare Ballata macabra (1976) e Brood – La covata malefica (1979), quest’ultimo per la regia di David Cronenberg.

L’esistenza di Reed fu segnata dall’abuso di alcool sono dozzine gli aneddoti, anche di colleghi del mondo del cinema, che ricordano situazioni ed eventi imbarazzanti e pericolosi causati dal suo alcolismo. Celebri alcune interviste televisive in cui l’attore si presentò visibilmente ubriaco, tra cui quella con Des O’Connor e con Johnny Carson durante il The Tonight Show (26 settembre 1975), nel corso della quale Shelley Winters gli versò un bicchiere d’acqua in testa, dopo che l’attore aveva affermato che le donne dovrebbero restare in cucina.

Reed morì per un improvviso attacco cardiaco all’età di 61 anni, durante una pausa nelle riprese del film Il gladiatore, in cui interpretava il ruolo di Proximo, a La VallettaMalta, mentre si trovava in un bar chiamato The Pub. Da allora la proprietaria ha aggiunto la scritta Ollie’s Last Pub (L’ultimo pub di Oliver) all’insegna. Alcune scene de Il gladiatore furono perciò completate usando tecniche di computer grafica.

La salma di Reed è stata inumata in Irlanda, nel Bruhenny Graveyard di ChurchtownContea di Cork.

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