Verdoliva, direttore generale Asl Na 1: “Coronavirus? Diffusione temuta, ma sono in campo progetti concreti per prevenire e contrastare. Ambulanze? Entro il 28 febbraio tutte dotate di telecamere”

In diretta a ‘Barba&Capelli’, trasmissione di Corrado Gabriele in onda su Radio CRC, è intervenuto Ciro Verdoliva, direttore sanitario dell’Asl Na 1: “Coronavirus? Oggi viviamo in un  mondo globalizzato, in cui la diffusione deve essere temuta. E’ partita una macchina organizzativa importante, che vede dei protocolli ben organizzati in tutto il mondo. L’Europa, e anche l’italia, hanno già messo in campo delle procedure che possono verificare l’arrivo del virus. La Commissione Sanitaria, nel 2019 aveva già segnalato una particolare Polmonite. Dopodiché il 21 gennaio si sono verificati dei casi più globalizzati, quindi l’ONS ha iniziato a prendere provvedimenti. I tempi sono stati giustissimi. Il Ministero della Salute ha trasmesso una circolare.  L’Asl Na 1 ha individuato i dispositivi in generale, ha trasmesso ai dipendenti delle linee guida per l’accettazione dei pazienti e, con il 118, ha messo in campo dei protocolli, perché anche in prima linea è importante dire ai nostri dipendenti come comportarsi, onde evitare il contagi. Psicosi? Questi sono momenti molto delicati per chi ha delle patologie di base che, sommate ad una semplice influenza, possono dare dei problemi. Una bronchite, una polmonite, che possono essere una complicazione di un’influenza, fanno venire il dubbio “e se fosse il Coronavirus?”. Si sta mettendo in campo tutto ciò che è prevenzione e controllo, così da evitare che la patologia si introduca nel territorio, ma anche se accadesse, stiamo lavorando assieme per far fronte al virus. Dobbiamo solo stare attenti a non sottovalutare questa cosa. Ospedale Incurabili? Abbiamo pubblicato, finalmente il bando. E’ un concorso di idee, unico in Italia. E’ un concorso anonimo, quini non ci sarà la possibilità di conoscere prima i vincitori. Contiamo, il 24 marzo, di aprire le offerte e il 31 luglio di avere già il primo progetto. Questo gioiello è un brando della città di Napoli, è un pezzo di Napoli che parla, quindi non possiamo far altro che ascoltarlo. Le 21 famiglie, evacuante anni fa, ritorneranno nelle proprie case.  Volevo evidenziare che in ogni pronto soccorso ci sono dei monitor che individuano il numero di pazienti, divisi per codice di gravità. Chi non rispetta le regole è gentaglia, e come tale deve essere trattata. Abbiamo presentato al prima ambulanza, entro lunedì altre due verranno presentate con sistemi di sorveglianza. Entro il 28 febbraio, tutte verranno dotate di telecamere di videosorveglianza. Entro il 31 di marzo, anche le ambulanze secondarie saranno  dotate di telecamere. Ci sarà, poi, da parte delle forze dell’ordine, l’opportunità di vedere le immagini”.

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