Il 4 gennaio del 1991 presso il quartiere Pilastro di Bologna, una pattuglia dei Carabinieri fu barbaramente assassinata dalla “Banda della Uno Bianca”. Tra questi il giovane militare di Casoria Mauro Mitilini, Medaglia d’Oro al Valor Civile

Il 4 gennaio del 1991, presso il quartiere Pilastro di Bologna, una pattuglia dei Carabinieri cadde sotto le pallottole di uno dei più spietati gruppi criminali degli ultimi 3o anni, denominato “Banda della Uno Bianca” . L’auto dei militari sorpassa quella dei criminali che, temendo un controllo, aprono fatalmente il fuoco contro i tre Carabinieri. Saranno gli stessi assassini a confessare il delitto durante il processo. I Carabinieri ausiliari Otello Stefanini, Andrea Moneta e Mauro Mitilini (di Casoria, in provincia di Napoli) saranno decorati di Medaglia d’Oro al Valor Civile alla memoria.

La banda della Uno bianca fu un’organizzazione criminale operante in Italia, in particolare nella regione Emilia-Romagna, che tra il 1987 e il 1994 commise 103 crimini, soprattutto rapine a mano armata, provocando la morte di 24 persone e il ferimento di altre 102. Il nome deriva dal modello di automobile, la Fiat Uno, utilizzato in alcune delle loro azioni criminali in quanto piuttosto facile da rubare e di difficile identificazione data l’estrema diffusione in quel periodo. La maggior parte dei componenti della banda armata erano membri della Polizia di Stato, con tendenze di estrema destra che fecero anche da motivazione ad alcuni dei loro atti criminali. I componenti della banda sono stati tutti arrestati a fine 1994. I processi si sono conclusi il 6 marzo 1996 con la condanna all’ergastolo per i tre fratelli Roberto, Fabio e Alberto Savi e per Marino Occhipinti; 28 anni di carcere per Pietro Gugliotta diminuiti poi a 18; Luca Vallicelli, componente minore della banda, patteggiò una pena di 3 anni e 8 mesi; venne inoltre stabilito che lo Stato italiano versasse ai parenti delle 24 vittime la somma complessiva di 19 miliardi di lire.

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