Riccardo Scamarcio compie 40 anni, tantissimi i ruoli e gli artisti con cui ha lavorato già da giovanissimo, da Federico Moccia a Kenu Reeves

HOTEL ALDROVANDI VILLA BORGHESE, ROME, ITALY - 2018/10/16: Riccardo Scamarcio during the photocall of the Italian film "Euforia". (Photo by Matteo Nardone/Pacific Press/LightRocket via Getty Images)

Sembra solo ieri che usciva nelle sale cinematografiche il film ‘Tre metri sopra il cielo’ (2004) con un giovanissimo Riccardo Scamarcio, eppure sono trascorsi 15 anni, e domani l’attore spegnera’ 40 candeline. Piu’ autodidatta che studente vero e proprio, Scamarcio non ebbe mai grandi rapporti con la scuola, ne’ quella di ragioneria ne’ quella di recitazione. Da giovane, cambio’ piu’ istituti a causa della propria intolleranza nei confronti dell’istruzione, seppur riusci’ con fatica a ottenere un diploma in ragioneria. Dunque, si trasferi’ a Roma per studiare presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, che pero’ abbandono’ senza conseguire il diploma. Debutto’ sul piccolo schermo nel 2001 con la miniserie ‘Ama il tuo nemico 2′, e lo stesso anno recito’ in ‘Compagni di scuola’. Quindi, prese parte a ‘La meglio gioventu” (2003), in cui apparve solo per alcuni minuti, ma la cui interpretazione gli valse una parte in ‘Ora o mai piu” (2003). Comparve da protagonista nel film di Lorenzo Cicconi Massi ‘Prova a volare’, che tuttavia non fu la pellicola che gli garanti’ il successo perche’ fu rilasciata nei cinema solo 4 anni dopo la registrazione, nel 2007. Scamarcio divenne famoso per aver rivestito i panni di Step in ‘Tre metri sopra il cielo’ (2004), tratto dall’omonimo romanzo di Federico Moccia. A seguito del ruolo di Step, divenne l’idolo di molte ragazzine e un sex symbol del mondo dello spettacolo italiano. Nel 2005 lavoro’ alla pellicola ‘Texas’, dove conobbe l’attrice Valeria Golino e a cui fu legato per oltre 10 anni. Dopo la separazione, Scamarcio ha sempre ricordato positivamente il suo tempo con Golino: “Valeria e’ una grandissima attrice e regista. Lavorare con lei e’ stato, come sempre, essere a casa. Ci siamo lasciati, ma chi lo sa, magari non ci si lascia mai nella vita. Non lo so se si puo’ continuare ad essere amici quando ci si lascia dopo un grande amore. Ci si puo’ continuare a voler bene in vari modi, poi forse si puo’ anche essere amici, ma non e’ detto”. Lo stesso anno Scamarcio apparve tra gli attori protagonisti di ‘Romanzo criminale’ (2005). Vesti’ quindi i panni di Marco di Monforte, gia’ indossati da Aldo Reggiani nel 1968, in un remake de ‘La freccia nera’ (2006), con Martina Stella. Nel 2007 si confermo’ come uno degli attori italiani piu’ prolifici del momento, comparendo in ben 4 film: ‘Mio fratello e’ figlio unico’, ‘Manuale d’amore 2 – Capitoli successivi’, ‘Go Go Tales’ e ‘Ho voglia di te’. Dopo la partecipazione a vari film per la televisione e per il cinema, nel 2010 Scamarcio collaboro’ al capolavoro di Ferzan Ozpetek ‘Mine vaganti’, dove recito’ accanto ad Alessandro Preziosi ed Ennio Fantastichini. Nello stesso periodo fondo’ anche, assieme a Golino, la propria casa cinematografica chiamata ‘Buena Onda’. Esordi’ come produttore nel 2013, per il film ‘Miele’, diretto dalla compagna Valeria Golino; mentre lui stesso torno’ a recitare in ‘Un ragazzo d’oro’ nel 2014. Piu’ recentemente, Scamarcio e’ stato il protagonista in ‘Nessuno si salva da solo’ (2015) e parte del cast di ‘Meraviglioso Boccaccio’ (2015). Sempre nel 2015 l’attore di origini pugliesi e’ apparso ne ‘Il sapore del successo’, occasione in cui ha raccontato di aver grigliato della carne e cucinato pici cacio e pepe per Bradley Cooper. Lo stesso anno ha recitato in ‘Io che amo solo te’ e nel sequel ‘La cena di Natale’ (2017). Solo due anni fa Scamarcio ha avuto l’occasione di collaborare con Kenu Reeves nel sequel di John Wick, ‘John Wick – Capitolo 2′, in cui interpretava un boss della camorra con cui Wick aveva dei conti da saldare. Quest’anno e’ stato protagonista del film Netflix ‘Lo spietato’. Qualche settimana fa e’ stato ospite alla Festa del Cinema di Roma per aver recitato in uno dei film della selezione ufficiale, ‘Il ladro di giorni’. Parlando del film in una conferenza stampa ha detto: “La sceneggiatura de ‘Il ladro di giorni’ mi faceva pensare alla dinamica padre-figlio presente nel film ‘Il campione’ di Zeffirelli. Vincenzo ricorda un po’ un uomo anni ’50, del Sud Italia, molto semplice ma al contempo di cuore. Non certo uno stratega. E’ un uomo che sa amare solo che, all’inizio, non ne e’ consapevole: lo scoprira’ viaggiando con il figlio”.

 

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