Auguri di buon compleanno a Catherine Deneuve, pseudonimo di Catherine Fabienne Dorléac, attrice francese e ambasciatrice dell’UNESCO. Una vera icona di eleganza e stile

Auguri di buon compleanno a Catherine Deneuve, pseudonimo di Catherine Fabienne Dorléac, attrice francese e ambasciatrice dell’UNESCO. Una vera icona di eleganza e stile. Compie oggi 76 anni.

Ha vinto nel 1998 la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile alla 55ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia per Place Vendôme, un Orso d’argento al Festival di Berlino, un David di Donatello e 2 Premi César a fronte di 13 candidature. Nel 1992 è stata candidata al premio Oscar alla miglior attrice per il film Indocina. Considerata una delle più grandi attrici francesi, Catherine Deneuve è figlia dell’attore Maurice Dorléac e di Renée Deneuve, entrambi doppiatori. Ha debuttato nel cinema ancora adolescente nel 1956, nel film Le collegiali. Anche sua sorella maggiore, Françoise Dorléac, aveva intrapreso la carriera di attrice, ma perse la vita a 25 anni in un incidente d’auto.

Dopo alcune particine poco interessanti che le fanno pensare di lasciare il mondo del cinema, grazie anche alla sorella, incontra il regista Jacques Demy che le offre il ruolo di protagonista nel film musical Les Parapluies de Cherbourg del 1964. Grazie a questo film raggiunge il successo e ottiene la possibilità di lavorare in film importanti con registi di fama: La costanza della ragione di Pasquale Festa Campanile nel 1964Répulsion di Roman Polański nel 1965 e Bella di giorno di Luis Buñuel nel 1967. Questa interpretazione è elencata nelle 100 miglior interpretazioni di tutti i tempi secondo il Premiere Magazine. Negli anni ’70 continua a lavorare senza sosta non solo in Francia ma anche all’estero, soprattutto in Italia collaborando con registi come Marco FerreriMauro Bolognini e Dino Risi. Riceve offerte anche dagli USA che le permettono di lavorare con attori come Omar SharifJack Lemmon e Gene Hackman, ma non conserva un ricordo positivo di tutti questi film. Nel 1997 fu protagonista del video della canzone N’Oubliez Jamais di Joe Cocker. Una nuova svolta nella sua carriera arriva nel 1981 con la sua interpretazione de L’ultimo metrò di François Truffaut. Grazie a questo film vince il suo primo César come migliore attrice. Nel 1992 ottiene il suo secondo premio con il film Indocina, parte che le valse nel medesimo anno anche la candidatura all’Oscar come miglior attrice protagonista. Nel 1998 viene premiata a Venezia con la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile nel film Place Vendôme. Nel 2001 interpretò Gaby, nel film/musical 8 donne e un mistero diretto da François Ozon. Nello stesso anno appare in Dancer in the Dark di Lars von Trier. Pubblica le sue memorie nel 2004, firmando l’autobiografia “A l’ombre de moi-meme”. Dopo Brigitte Bardot la sua somiglianza viene usata come modello per l’iconica figura Marianne, simbolo femminile della Repubblica Francese usato allegoricamente su monete, banconote e francobolli del paese. Nel 2006 venne designata come presidente della giuria della 63ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia (2006). Nel 2008, secondo i critici, era una delle possibili vincitrici del premio alla miglior attrice al Festival di Cannes per Racconto di Natale, premio che però non vinse. Ricevette però un Premio speciale del 61º Festival.

Vita privata

Ambasciatrice dell’UNESCO, la Deneuve ha avuto due figli, entrambi attori: Christian Vadim, nato nel 1963 dalla sua relazione con il regista Roger Vadim, e Chiara Mastroianni, nata nel 1972 dalla sua relazione pluriennale con l’attore italiano Marcello Mastroianni. È stata sposata una sola volta, dal 1965 al 1972, con il fotografo britannico David Bailey. Assieme alla figlia Chiara MastroianniChantal AkermanChristophe HonoréJean-Pierre LimosinZina ModianoVictoria AbrilGaël MorelLouis GarrelYann GonzalezClotilde HesmeAgathe Berman e Paulo Branco è stata tra i sottoscrittori della lettera aperta agli spettatori cittadini (Lettre ouverte aux spectateurs citoyens), pubblicata da Libération il 7 aprile 2009, contro la legge numero 669 del 12 giugno 2009, nota come “Loi Création et Internet”, istitutiva della HADOPI (Haute Autorité pour la diffusion des oeuvres et la protection des droits sur l’Internet).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.