54 candeline per la napoletana Valeria Golino, attrice e regista che ha recitato in molti film, tra cui Storia d’amore, Lupo solitario, Respiro, Puerto Escondido, Caos calmo, Rain Man e tanti altri

54 candeline per la napoletana Valeria Golino, attrice e regista che ha recitato in molti film, tra cui Storia d’amoreLupo solitarioRespiroPuerto EscondidoCaos calmoGiulia non esce la seraLa kryptonite nella borsaIl capitale umano e Il ragazzo invisibile. È stata tra le protagoniste di molti film di successo americani tra cui Rain Man – L’uomo della pioggia dove ha recitato a fianco di Tom Cruise e Dustin Hoffman, in Lupo solitario di Sean Penn, in Via da Las VegasFour Rooms di Quentin Tarantino e in Frida. Nel corso della sua carriera di attrice cinematografica ha inoltre vinto 2 David di Donatello (a fronte di 15 candidature), 4 Nastri d’argento, 3 Globi d’oro, e 3 Ciak d’oro. Per ben due volte è stata premiata con la Coppa Volpi alla migliore attrice nel corso della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia: nel 1986 per Storia d’amore e nel 2015 con Per amor vostro, vincendo inoltre il Premio Pasinetti alla migliore attrice. Nel 2013 ha debuttato nella regia cinematografica con il film Miele, presentato al Festival di Cannes 2013 nella sezione Un Certain Regard.

Ha iniziato a lavorare ad Atene come modella e successivamente è stata scoperta dalla regista Lina Wertmüller, per cui nel 1983 recita in Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come un brigante da strada e l’anno seguente in Sotto.. sotto.. strapazzato da anomala passione. Ha ottenuto il suo primo ruolo di attrice protagonista nel 1985 con il film Piccoli fuochi del regista Peter Del Monte, allora suo compagno, e l’anno successivo ha vinto la Coppa Volpi alla 43ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia con il film Storia d’amore.

Dal 1988 al 2000 ha vissuto a Los Angeles, in California. Negli Stati Uniti ha lavorato ad una ventina di film, dove è maggiormente conosciuta per l’interpretazione data in Rain Man – L’uomo della pioggia (Rain Man1988), in Lupo solitario e per la serie di film comici Hot Shots! (1991) e Hot Shots! 2 (1993). Nel 1990 è arrivata finalista, assieme a Julia Roberts, ai provini di Pretty Woman[11]. L’anno successivo le due attrici si ritrovarono di nuovo a competere per la parte del Dr. Rachel Mannus nel film Linea mortale ma per la seconda volta la spuntò la Roberts. Nel 1994 il regista James Cameron la vuole per la parte di Helen in True Lies accanto ad Arnold Schwarzenegger, ma Valeria era in partenza per girare il film greco I sfagi tou kokora (1996) da lei anche prodotto e dovette rinunciare alla parte andata poi a Jamie Lee Curtis. Nel 1996 recita nel videoclip dei R.E.M. Bittersweet Me. Nel 2002, ha vinto il Nastro d’argento al Taormina Film Fest come miglior attrice protagonista per Respiro (2002). Nel 2006 vince il David di Donatello per la migliore attrice protagonista per La guerra di Mario (2005) di Antonio Capuano, per il quale vince anche il Globo d’oro della Stampa Estera, il premio Flaiano e viene candidata al Nastro d’argento alla migliore attrice protagonista.

Ha più volte sperimentato il mondo della musica, prestando la sua voce a quattro brani per altrettanti film. Il primo fu negli anni ’80 e si chiamava Io racconterò, di cui è stato tratto anche un 45 giri. Nel 1991 si cimenta in The Man I Love, contenuto nella colonna sonora di Hot Shots. Nel 2001 canta Maybe once more per L’inverno di Nina Di Majo. Nel 2009 duetta con i Baustelle nel brano Piangi Roma per il film Giulia non esce la seraNastro d’argento alla migliore canzone originale. La collaborazione è trattata anche nel libro I Baustelle mistici dell’Occidente, in cui si parla delle collaborazioni dei Baustelle con le donne della musica, tra cui anche Valeria Golino. Nel 2013 debutta come regista con il film Miele, interpretato da Jasmine Trinca e che affronta il tema dell’eutanasia. Il film, in concorso al Festival di Cannes nella sezione Un certain regard, le vale una Menzione speciale della Giuria Ecumenica. Inoltre le permette di vincere il Nastro d’argento al miglior regista esordiente, il Globo d’oro alla miglior opera prima e il Ciak d’oro 2014 alla migliore opera prima. Nell’autunno 2013 esce Come il vento di Marco Simon Puccioni, la tragica biografia di Armida Miserere, donna che fu una delle prime donne direttrici di carcere.

Riceve tre candidature alla 59ª edizione dei David di Donatello: per la miglior regista esordiente, la migliore sceneggiatura per Miele e vince il David di Donatello per la migliore attrice non protagonista per il film Il capitale umano di Paolo Virzì. Nel giugno 2014 viene candidata al Nastro d’argento alla migliore attrice per Come il vento. A dicembre 2014, esce nelle sale cinematografiche italiane Il ragazzo invisibile, storia di un giovanissimo supereroe, nel quale l’attrice interpreta un commissario di polizia che è anche la madre adottiva del protagonista. Nel gennaio successivo è protagonista assieme ad un nutrito cast de Il nome del figlio adattamento italiano della piece teatrale francese Le Prenom. Nel maggio successivo viene candidata ai Ciak d’oro e ai David di Donatello come attrice non protagonista per il suo ruolo ne Il ragazzo invisibile. Nel 2015 vince per la seconda volta la Coppa Volpi alla 72ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia per l’interpretazione in Per amor vostro di Giuseppe M. Gaudino. Per lo stesso film viene candidata ai David di Donatello e ai Nastri d’argento come migliore attrice protagonista e vince il premio Anna Magnani al Bari International Film Festival 2016. Nel 2017 Il colore nascosto delle cose, il film con Valeria Golino, Adriano Giannini, diretto da Silvio Soldini, è presentato fuori concorso alla 74ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.[19] Nel 2018 presenta il film Euforia, da lei diretto, al Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard. Nel 2018 viene nominata “madrina” del Lovers Film Festival di Torino, una rassegna di cinema a tematica LGBT.

Vita privata

Valeria Golino è stata legata a Benicio del Toro, a Fabrizio Bentivoglio, al regista Peter Del Monte, all’attore Andrea Di Stefano e all’attore e produttore cinematografico italiano Riccardo Scamarcio (dal 2006 al 2018).

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