Charlton Heston avrebbe compiuto oggi 95 anni. Attore, regista e attivista statunitense, noto interprete di colossal d’argomento biblico-storico e premio Oscar al miglior attore nel 1960 per Ben-Hur

Charlton Heston avrebbe compiuto oggi 95 anni. Nome d’arte di John Charles Carter,  è stato un attoreregista e attivista statunitense, noto interprete di colossal d’argomento biblicostorico e premio Oscar al miglior attore nel 1960 per Ben-Hur. Nativo dell’Illinois, figlio di Lila Charlton e Russell Whitford Carter, operaio, aveva dieci anni quando i suoi genitori divorziarono. Andò a vivere con la madre che, poco tempo dopo, sposò Chester Heston. La nuova famiglia si spostò nell’agiata Wilmette, sobborgo a nord di Chicago.

Heston (questo il suo nuovo cognome) frequentò la New Trier High School. Si iscrisse al corso di recitazione, ottenendo ottimi risultati che gli fruttarono una borsa di studio per la Northwestern University da parte del Winnetka Community Theatre, dove lavorava come attore. Mentre era ancora al liceo, recitò in un film amatoriale muto, adattamento del Peer Gynt. Nel 1944, Heston lasciò il college e si arruolò nelle United States Army Air Forces, dove rimase due anni, presso le Isole Aleutine, in Alaska, con la Eleventh Air Force, ricoprendo il grado di sergente scelto.

Nel 1944 sposò l’attrice Lydia Clarke. Dopo la seconda guerra mondiale i due vissero nel quartiere newyorkese di Hell’s Kitchen, dove lavorarono come modelli. Nel 1948 a Charlton fu offerto un ruolo secondario a Broadway, nel rifacimento di Antonio e Cleopatra di William Shakespeare, con protagonista Katharine Cornell. Per la sua interpretazione, Heston ricevette vari consensi. Ebbe successo anche in televisione, ricoprendo numerosi ruoli nella serie della CBS Studio One, uno dei più popolari sceneggiati dell’epoca. Dotato d’un fisico prestante (era alto 191 cm) a teatro interpretò molti ruoli, tra cui quello di protagonista nel MacbethTommaso Moro in A Man for All Seasons e Marco Antonio sia in Giulio Cesare che in Antonio e Cleopatra. Il primo film professionale di Heston fu La città nera, nel 1950, per la cui interpretazione riscosse ammirazione. Il salto di qualità arrivò con il ruolo di un direttore di circo in Il più grande spettacolo del mondo (1952) e successivamente Heston divenne un’icona interpretando Mosè in I dieci comandamenti (1956), per cui fu scelto in quanto il regista Cecil B. DeMille riteneva che incarnasse la statua di Mosè di Michelangelo.

Nella sua lunga carriera ricoprì numerosi ruoli da protagonista in pellicole dal tema epico-storico, come Ben-Hur (che gli valse l’Oscar al miglior attore e per cui oggi è soprattutto ricordato), El Cid55 giorni a PechinoIl tormento e l’estasi e Khartoum. Altri due filoni cinematografici che videro impegnato Heston furono la fantascienza e i film catastrofici, alcuni dei quali riscossero un grande successo di pubblico e divennero dei cult del genere. Alcuni titoli da ricordare: Il pianeta delle scimmie1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra2022: i sopravvissutiTerremoto e Airport ’75. Nel 1958 figurò come protagonista nel capolavoro di Orson Welles L’infernale Quinlan, nel ruolo di un rinomato poliziotto messicano che cerca la verità in una serie di affari poco puliti. Pellicola celebrata in tutto il mondo, famosissima per il piano sequenza iniziale, è unanimemente considerato dai critici di tutto il mondo come uno dei film più belli di sempre.

Nel 1970 impersonò ancora una volta Marco Antonio, nella prima versione cinematografica in Technicolor di un’opera di Shakespeare, 23 pugnali per Cesare. L’anno successivo debuttò dietro la cinepresa, realizzando All’ombra delle piramidi, un adattamento di Antonio e Cleopatra, che aveva già rappresentato in teatro nei primi anni di carriera: oltre a dirigere, qui interpretò per l’ennesima volta Marco Antonio. Avendo ricevuto caustici giudizi dalla critica, il film non uscì nemmeno nei cinema e raramente è stato trasmesso in televisione; non esiste nemmeno una versione in DVD. Scarsi consensi hanno avuto anche gli altri due film in cui diresse se stesso, I predatori della vena d’oro (1982) e il televisivo Un uomo per tutte le stagioni (1988). A partire da I tre moschettieri (1973), Heston cominciò a partecipare a numerosi film in ruoli secondari o con semplici cameo. Nonostante ciò, la sua grande popolarità non è mai venuta meno. Grazie alla sua voce, immediatamente riconoscibile, è stato scelto come narratore in varie pellicole.

Negli anni ottanta e novanta, insieme al figlio Fraser produsse e partecipò a numerosi film per la tv. Ottenne un grande successo dalla critica per la serie Charlton Heston presenta la Bibbia, trasmessa dalla tv via cavo A&E Network e riproposta con successo in DVD. Nel 2001 prese parte con un cameo al remake del Pianeta delle scimmie di Tim Burton, interpretando il ruolo di un’anziana scimmia. Nello stesso anno ha fatto la comparsa nel film The Order con Jean-Claude Van Damme.

Nel 2002 Heston ha preso parte al film-documentario di Michael Moore Bowling a Columbine (Bowling for Columbine) nel quale viene intervistato dal regista/autore nelle vesti di presidente della National Rifle Association sull’uso delle armi negli Stati Uniti. L’attore reagì abbandonando il regista e chiedendogli di allontanarsi da casa sua. È stato impegnato in politica, dagli anni ’50 alla metà degli anni ’70 a sinistra, mentre dall’inizio degli anni ’80 a destra, e fu presidente della National Rifle Association dal 1998 al 2001 ed eletto nel consiglio di amministrazione della stessa dal 2001 al 2003. Nel 2003 il Presidente George W. Bush gli ha concesso la Medaglia presidenziale della libertà. Charlton Heston è morto il 5 aprile 2008, a 84 anni, nella sua casa di Beverly Hills, in California; nel 2002 egli stesso aveva reso noto di essere affetto dalla malattia di Alzheimer, che tuttavia gli avrebbe permesso di recitare ancora in un film, My Father (2003), nei panni del nazista Josef Mengele. Il suo corpo è stato cremato e le ceneri sono conservate nel colombario della chiesa di San Matteo a Pacific PalisadesCalifornia. Viene citato nella canzone dei Cosa Nostra Klub (CNK) assieme al Soylent Green (del film 2022: i sopravvissuti). La canzone parla di una cena delle truppe delle SS. Il figlio Fraser Clarke Heston fa il regista.

Vita privata

Charlton Heston ha sposato nel 1944 l’attrice Lydia Clarke con cui è rimasto fino alla morte. Hanno avuto due figli: Fraser e Holly.

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