Federcontribuenti: rifiutate le misure alternative che gli operatori telefonici offrono come rimborso delle bollette a 28 giorni

In tutto sono 72 milioni di utenti di linea fissa e mobile. Federcontribuenti: ”Tim, Wind, Fastweb dovranno rimborsare gli utenti per 13 miliardi di euro, ma stanno traendo in inganno i consumatori spingendoli ad accettare pacchetti promozionali. Il consiglio è di rifiutarsi poiché queste compagnie devono imparare a rispettare i propri clienti e i consumatori in generale”. 60 milioni di utenti di telefonia mobile non avranno diritto a nessun rimborso. La richiesta di rimborso scade il 31 ottobre. Agcom conferma la delibera del luglio scorso sui rimborsi chiarendo che gli stessi dovranno essere riconosciuti in automatico senza che gli utenti li richiedano. ”Aiuteremo l’Agcom ha raccogliere i moduli necessari per avviare una ulteriore procedura sanzionatoria nei confronti di tutti gli operatori”. Sul sito della Federcontribuenti i moduli per la diffida prelevabili anche nelle sedi.

Il libero arbitrio degli operatori telefonici.

”Ti aumentano il canone come e quando vogliono violando ripetutamente i diritti del consumatore ma, anche la normativa vigente. Pur riscontrando l’attenzione dell’Autorità Garante dobbiamo riscontrare altresì una lentezza inaccettabile quando questi stessi operatori vengono sanzionati. A prelevare dai conti dei clienti impiegano 30 secondi, quando devono rimborsare o pagare le multe la normativa gli permette mille sottorfugi sottraendoli alle proprie responsabilità. Il consiglio per i consumatori è di rifiutare ogni alternativa al ristoro che gli spetta: andiamo dai 30 ai 60 euro ad utente e inviare i moduli per la diffida”. Ci sono voluti 2 anni e solo lo scorso luglio, dopo due rinvii da parte del Consiglio di Stato, tutti gli operatori dovranno rimborsare i clienti coinvolti. Va ricordato infatti che i rimborsi riguardano solo i contratti di telefonia fissa che hanno subito il passaggio alla fatturazione a 28 giorni tra giugno 2017 e aprile 2018. Wind e Vodafone hanno predisposto un modulo online, Tim propone una serie di offerte del valore del rimborso e per chi non è interessato rinvia alla procedura di conciliazione, Fastweb prevede soluzioni compensative alternative ”non ci sono soluzioni compensative alternative, devono cacciar fuori i soldi che hanno ingiustamente prelevato dalle tasche dei clienti”.

Procedure online.

”La telefonia fissa appartiene ormai ad una classe sociale o di età avanzata o poco incline al mondo digitale. La richiesta dei rimborsi, la stessa procedura adottata sui siti degli operatori obbligati al rimborso è volutamente complessa e piena di ostacoli. Chi avesse problemi chieda pure alla Federcontribuenti”. Per quanto riguarda i consumatori della telefonia mobile, ”rimasti esclusi dal diritto al rimborso, cambiate operatore”.

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