Terra fuochi: roghi di rifiuti in legno e plastica nella zona del mercato di San Tammaro (Caserta), i carabinieri eseguono 3 misure cautelari

Nell’ambito di indagine della procura di Santa Maria Capua Vetere nella Terra dei Fuochi, i carabinieri del Nucleo investigativo di polizia ambientale, agroalimentare e forestale e i Forestali di Marcianise, hanno proceduto d’iniziativa all’arresto di G.P., 54 anni, G.S., 37 anni, e A.A.F., 53 anni, ritenuti responsabili, a vario titolo e con distinte modalita’ comportamentali, di trasporto e combustione illecita di rifiuti. Il provvedimento e’ nato dopo una mirata attivita’ di osservazione e di pedinamento nei confronti di G.P., gia’ noto in quanto destinatario di molteplici precedenti interventi. Il 28 dicembre 2018, infatti, era gia’ stata posta sotto sequestro un’area in una zona adiacente al mercato ortofrutticolo di San Tammaro da lui utilizzata per una attivita’ illegale di raccolta, trattamento e commercializzazione di cassette in plastica e in legno usate, nonche’ due autocarri utilizzati per il loro trasporto; allora era stato anche arrestato K.J.M., 21 anni, originario del Gambia, un dipendente di fatto di G.P., sorpreso in flagranza di reato mentre si accingeva ad appiccare il fuoco a un cumulo di rifiuti depositati sul suolo, costituiti dalle cassette in disuso non commercializzabili, come gli era stato chiesto da G.P.

La combustione illecita dei rifiuti avveniva su una superficie di circa 5 mq all’interno dell’area recintata, ed era gia’ stato dato fuoco da poco a un altro cumulo di circa 4 mq. G.P., da indagato, e’ stato nominato custode giudiziario dell’area sequestrata, ma ha sottratto gli imballaggi presenti nel deposito per commercializzarli, e violato i sigilli per servirsi di uno degli autocarri. I militari, pedinando l’autocarro guidato da G.P., con a bordo G.S., da San Tammaro sono arrivate in una zona rurale di Grazzanise, in un’area di circa 700 mq adiacente un’azienda agricola in via La Quercia, localita’ Campo Izzo dove A.A.F., era intento ad alimentare il fuoco acceso in cinque fusti di ferro proprio con i rifiuti costituiti da cassette di legno in disuso e probabilmente plastica, dato il fumo di colore scuro che si sprigionava da uno dei contenitori. Un altro fusto in ferro era colmo di materiale, anche di tipo plastico, pronto per essere dato alle fiamme, e un voluminoso cumulo di cenere avvolto in un telo plastificato e altri svariati fusti di ferro colmi di ceneri testimoniavano altri roghi. Il gip ha convalidato gli arresti e disposto per i tre i domiciliari per i primi due, mentre A.A.F. ha la misura cautelare dell’obbligo di presentazione presso la Stazione carabinieri di Grazzanise due volte a settimana. 

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