Carabiniere di Somma Vesuviana (Napoli) ucciso a Roma, ha confessato uno dei due americani fermati: “Sono stato io”. Elder Lee e Natale Hjorth sono i due fermati per l’omicidio e tentata estorsione

Uno dei due cittadini americani fermati ieri per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, in servizio a Roma ma originario di Somma Vesuviana, ha ammesso le proprie responsabilità affermando di essere lui l’autore materiale dell’accoltellamento. Si tratta della persona con i capelli mesciati apparso in una foto e ripreso da alcune telecamere.

Sono Elder Lee e Natale Hjorth i due cittadini americani fermati per l’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri, Mario Cerciello Rega. A entrambi e’ contestato omicidio e tentata estorsione. Cosi’ nelle tre pagine di decreto di fermo.

Erano in cerca di droga a Trastevere ma la sostanza acquistata era semplice aspirina: perciò hanno rubato la borsa del pusher nel tentativo di recuperare i soldi. Questa la dinamica della vicenda che ha portato all’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. In base a quanto ricostruito dagli inquirenti i due ragazzi americani si erano recati a Trastevere per acquistare sostanze stupefacenti: dopo essersi resi conto di essere stati ingannati, hanno strappato la borsa allo spacciatore che conteneva il suo telefono cellulare. L’uomo ha quindi contattato i due chiamando il suo numero di telefono per avere indietro la borsa. Il pusher avrebbe poi chiamato il 112 per comunicare che era stato scippato e che si era accordato con i due americani per la restituzione della borsa. A questo punto, all’orario stabilito i due carabinieri, in borghese, si sono recati in via Pietro Cossa. Li’ hanno incontrato i due ragazzi con i quali è scoppiata una violenta colluttazione durante la quale il vicebrigadiere è stato colpito con otto coltellate risultate poi fatali.

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