Camorra infiltrata nell’economia legale del settore giochi, è quanto emerge dalla relazione della Dia relativa al secondo semestre del 2018

«I sodalizi criminali campani si infiltrano nell’economia legale o attraverso la partecipazione in imprese sane o operando direttamente con proprie ditte di riferimento: nel settore dei giochi, ad esempio, sono risultate tra loro collegate imprese che si occupavano dell’installazione e manutenzione di slot machine e VLT, nonchè della gestione delle sale». E’ quanto si legge nella relazione della Direzione Investigativa Antimafia relativa al secondo semestre 2018 e, come si legge Agipronews, trasmessa in Parlamento.

«Nell’operazione Snake, conclusa nel mese di dicembre 2018 dalla DIA di Napoli e dalla Guardia di Finanza», è emersa un’importante fonte di profitto: «il controllo del gioco d’azzardo, avvalendosi anche in questo caso di bookmaker e soggetti esperti, in grado di modificare le applicazioni informatiche presenti nella rete per i giochi online e di controllare le piattaforme digitali riservate a sistemi di scommesse virtuali». Tra le più significative condotte a Napoli, l’operazione Black Bet, che ha portato al sequestro di «bar, palestre e discoteche, un’agenzia di scommesse e società di commercializzazione di giocattoli», mentre «nei Quartieri Spagnoli è storicamente radicato il gruppo Mariano, con interessi nella gestione dei videopoker».

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