Operazione San Gennaro: corruzione e contatti con la camorra, arrestate cinque persone tra cui un giudice del tribunale di Napoli in servizio a Ischia e un consigliere di municipalità

Operazione anticorruzione della polizia, coordinata dalla Procura di Roma, nei confronti di un giudice napoletano ed altre quattro persone indagate, a vario titolo, per i reati di corruzione per l`esercizio della funzione, corruzione per un atto contrario ai doveri d`ufficio, corruzione in atti giudiziari, traffico di influenze illecite, millantato credito, tentata estorsione, favoreggiamento personale.
La Squadra Mobile di Roma ha eseguito un`ordinanza di applicazione di misura cautelare personale a carico dei 5 indagati e contestuali perquisizioni.
Gli inquirenti avrebbero scoperto anche collegamenti tra gli arrestati ed appartenenti alla camorra.
L’operazione è stata chiamata “San Gennaro”.

Le 4 persone finite in carcere nel corso dell’operazione “San Gennaro” della polizia sono Alberto Capuano, 60 anni, gip del Tribunale di Napoli in servizio alla sezione distaccata di Ischia; Antonio Di Dio, 65 anni, consigliere circoscrizionale della X municipalità di Bagnoli (Napoli); Valentino Cassini, 51 anni, libero professionista nel commercio al dettaglio di prodotti via Internet; Giuseppe Liccardo, 29 anni, pregiudicato della camorra legato al clan Mallardo di Giugliano. Ai domiciliari è invece finito Elio Buonaiuto, 71 anni, avvocato di Napoli. Sono tutti indagati, a vario titolo, per traffico di influenze illecite, millantato credito, tentata estorsione, favoreggiamento personale, corruzione per l`esercizio della funzione, corruzione per un atto contrario ai doveri d`ufficio, corruzione in atti giudiziari.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.