15 anni dalla morte di Nino Manfredi, tra i più grandi e apprezzati attori, ma anche cantante ed artista versatile

Sono passati quindici anni da quel 4 giugno 2004 in cui una emorragia cerebrale porto’ via uno tra gli attori piu’ grandi e apprezzati del cinema italiano. Nino Manfredi, regista, sceneggiatore e interprete versatile e incisivo, considerato uno dei piu’ grandi artisti della commedia all’italiana insieme ad Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni. Brutti, sporchi e cattivi (1976), C’eravamo tanto amati (1974), Pane e cioccolata (1973), Per grazia ricevuta (1971) e Nell’anno del Signore (1969) sono solo alcuni dei titoli che hanno caratterizzato la sua carriera, costellata anche di riconoscimenti cinematografici. Nino Manfredi, pero’, era anche un cantante, sapeva destreggiarsi tra note e spartiti e, nonostante non fosse l’aspetto per il quale attiro’ maggiormente l’attenzione, la musica gli diede molte soddisfazioni. Il successo musicale maggiore di Nino Manfredi e’, senza ombra di dubbio, Tanto pe’ canta’, brano di Ettore Petrolini che ottenne la sua notevole popolarita’ proprio grazie alle cover di attori e cantanti celebri. La versione piu’ popolare e nota di questa canzone e’ proprio quella che Nino incise in occasione del Festival di Sanremo 1970, con l’arrangiamento del maestro Maurizio De Angelis. Il singolo rimase diversi mesi nelle classifiche grazie anche alla sua interpretazione che, con le sue indiscusse doti d’attore, trasformo’ il brano quasi in un piccolo “atto unico” teatrale. Nino giustifico’ ironicamente la scelta di cambiare la parola “rincojoniva” con “rintontoniva” perche’ “senno’ all’estero non capivano”, ma in realta’ quel termine compariva gia’ in una versione registrata dallo stesso Petrolini nel 1932.

Oltre a questa canzone, Nino Manfredi riscosse un buon successo nel 1971 anche con Me pizzica… me mozzica, estratto dal suo film Per grazia ricevuta, e M’e’ nata all’improvviso ‘na canzone. Dopo altri due brani di successo, ovvero Tarzan lo fa (1978) e La pennichella (1980), Nino torno’ ad esibirsi come ospite al Festival di Sanremo nel 1982, con La frittata, e nel 1983, con Canzone pulita. Quest’ultima esibizione fu caratterizzata dall’accompagnamento di cinquanta bambini. Sempre nel 1983 Nino Manfredi canto’ anche Che bello sta’ con te, canzone della colonna sonora del film Questo e quello di Sergio Corbucci. In totale, Nino Manfredi ha pubblicato cinque album e una raccolta: la colonna sonora Per grazia ricevuta (1971), Trastevere (1971), Nino Manfredi (1972), Tanto pe’ canta’ (1976), Nino Manfredi Hit Parade International (1982) e I grandi successi (2003). Tanti anche i singoli pubblicati: l’ultimo, Viale del re/La ballata di Ciceruacchio, risale al 1991. In realta’, pero’, esiste un’altra canzone che Nino Manfredi avrebbe dovuto cantare sul palco dell’Ariston insieme ad Alberto Sordi. Questo brano, inciso qualche anno prima di morire, si intitola Non lasciare Roma, scritta da Franco Fasano, Mario Panzeri, Gianfranco Grottoli e Andrea Vaschetti e presentata a Manfredi nel dicembre del 1997 dal musicista e produttore Claudio Zitti. L’attore la registro’, ma il brano resto’ inedito per oltre quindici anni fino a che non divento’ la colonna sonora della mostra multimediale “NINO”, apertasi a Roma il 13 novembre 2014, per poi essere diffusa in radio. La carriera musicale di Nino Manfredi passo’ anche dal palcoscenico teatrale, come nelle commedie musicali di Garinei e Giovannini “Un trapezio per Lisistrata” (1958) e “Rugantino” (1962).

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