Il calo delle tariffe di luce e gas nel II trimestre è solo un fatto congiunturale, il Presidente di Adiconsum nazionale: “La diminuzione va resa strutturale, non è più rinviabile la revisione della struttura tariffaria”

Ha destato commenti favorevoli l’annuncio dell’Autorità di regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) sulle tariffe in vigore dal 1° aprile al 30 giugno prossimo, comunicando che per la luce diminuiranno dell’8,5% e per il gas del 9,9%.Naturalmente ci fa piacere che le famiglie italiane, per i prossimi 3 mesi, pagheranno di meno le bollette di luce e gas, ma, ahimé – precisa Carlo De Masi, Presidente di Adiconsum nazionale – si tratta di una pura diminuzione congiunturale. Se, infatti, andiamo ad analizzare la questione, le bollette strutturalmente aumenteranno, per via di un incremento del 3,72% degli oneri generali di sistema, che rappresentano una spesa fissa della bolletta.

Ecco perché, da tempo, stiamo chiedendo al Governo e alla stessa Autorità – prosegue De Masi – la revisione della struttura tariffaria adeguandola alla Strategia energetica che il Paese si darà, cercando di diminuire i costi, rimodulando quelle componenti che poco o nulla hanno a che fare con i reali consumi energetici dei cittadini-consumatori, a cominciare dagli oneri generali di sistema, trasferendone una parte sulla fiscalità generale. Solo così – conclude De Masi – le tariffe di luce e gas potranno scendere e le bollette potranno essere, in maniera strutturata e non fortuita, meno care, con riflessi positivi per i consumatori e la competitività delle imprese italiane che pagano le bollette più care d’Europa, oltre che agevolare chi è in povertà energetica.

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