Boeing 737 Max: c’è in ballo un affare da 5.000 ordini già fatti per un valore di 550 miliardi di dollari…

Da ieri il Boeing 737 Max, l’ultima versione rinnovata del velivolo piu’ venduto di sempre, non vola piu’ in tutto il mondo. Anche gli Stati Uniti sono tra i 42 Paesi che hanno deciso di lasciarlo a terra, in via precauzionale. Secondo il New York Times, quando il Dreamliner della Boeing nel 2013 ha subito la stessa sorte ci sono voluti piu’ di 20 milioni di dollari e tre mesi per risolvere il problema. La crisi del 737 Max potrebbe pero’ essere molto piu’ difficile da gestire. Il principale imputato dei due incidenti in Indonesia e in Etiopia che, a meno di 5 mesi di distanza l’uno dall’altro sono costati la vita di 344 persone, e’ il software che gestisce un sistema anti-stallo molto sofisticato, che bypassa il tradizionale controllo manuale dei piloti con segnali che vengono rimandati dalle sonde ai motori in tempo reale. Una correzione di questo sistema software, secondo il Nyt, e’ probabilmente gestibile da Boeing, ma la piu’ grande incognita e’ un’altra. La societa’ di Seattle lo scorso anno ha registrato ricavi record per 101 miliardi di dollari anche grazie ai contratti del nuovo aereo. La nuova versione del velivolo a medio raggio nei piani aziendali doveva essere la principale fonte di ricavi per Boeing anche nel prossimo futuro, con piu’ di 5.000 aerei gia’ ordinati in attesa di essere consegnati. Secondo il Nyt il danno economico, se le compagnie aeree che hanno ordinato questi aerei dovessero perdere fiducia nel Max, sarebbe pari a circa 550 miliardi di dollari.

Inoltre il titolo Boeing in questi pochi giorni e’ precipitato a Wall Street e ha perso quasi 27 miliardi di dollari del suo valore di capitalizzazione. Ora il primo passo che Boeing si appresta a fare e’ la correzione del software dei trecentosettanta 737 Max gia’ a disposizione delle compagnie aeree e lasciati a terra. Secondo il Wall Street Journal, il costo dell’aggiornamento potrebbe essere di 1-2 milioni di dollari ad aereo. La revisione, secondo il New York Times, potrebbe essere avviata ad aprile, ma i tempi potrebbero subire ritardi per via delle indagini in corso sugli incidenti. Poi ci sono da calcolare i costi dei danni.La compagnie che hanno dovuto ‘atterrare’ i Max intendono chiedere a Boeing il rimborso degli aerei che dovranno sostituire in leasing, cioe’ circa un milione di dollari ad aereo per 3 mesi. Riguardo alla possibile disdetta dei 5.000 ordini, il Nyt esclude che possa avvenire mentre considera piu’ probabile un rinvio degli ordini stessi e la necessita’ per Boeing di contrattare grossi sconti sul prezzo di acquisto. 

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