Al via la rassegna di danza contemporanea promossa dal Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale. Dal 9 al 17 marzo ai teatri Politeama, Mercadante, Ridotto e San Ferdinando

Ritorna in un format di più ampio respiro programmatico l’appuntamento promosso dallo Stabile di Napoli con la danza contemporanea. Un programma di sei titoli che accoglie coreografi della scena europea, italiana e napoletana. Dal 9 al 17 marzo ai teatri Politeama di via Monte di Dio, Mercadante, Ridotto del Mercadante e San Ferdinando andranno in scena lavori di José Montalvo (Carmen(s), Alfonso Benadduce (Passo oscuro), Virgilio Sieni (Petruska), Gabriella Stazio (Il luogo del paradosso, Episodio 1 e Episodio 2), Emio Greco e Pieter C. Scholten (Non solo Medea), Antonello Tudisco (Act of mercy). Si parte sabato 9 marzo alle 21.00, con replica domenica 10 alle 18.00, al Teatro Politeama con la Carmen(s) firmata dal 65enne coreografo francese José Montalvo, che ritorna a Napoli dopo il successo riscosso nel 2016 con Y Olé!, andato in scena proprio al Politeama.

«Carmen – sottolinea il coeografo – è un’esplosione festante di vita e ritmi. Una musica percorsa da un genio infantile, di grande e gioiosa profondità. Una sfida entusiasmante per una versione coreografica». Montalvo trasforma la “gitana” di Mérimée in un’eroina moderna in tempi incerti. Un inno alla libertà per tutte le donne di qui e altrove. In scena una straordinaria compagnia di sedici danzatori. Lo spettacolo è una produzione Maison Des Arts De Créteil, realizzato in coproduzione con Chaillot-Théâtre national de la Danse; Les Théâtres de la ville de Luxembourg; Théâtre de Caen; Festspielhaus St. Pölten. La durata è di 1h e 15’. La rassegna continua lunedì 11 marzo alle 21.00 al Teatro Mercadante con lo spettacolo Passo oscuro di Alfonso Benadduce che firma anche i costumi e lo spazio scenico. In scena Francesco Domenico D’Auria. Le luci e il suono sono di Mauro Milanese. «Al suono della Nona Sinfonia di Anton Bruckner – dichiara nelle note Alfonso Benadduce – il Passo oscuro porta il teatro nel buio della danza con un primo e in seguito con un secondo tempo. Figure ignote affrontano la forza della musica attratte dalla mancanza della nota finale di questa grande incompiuta».

Si riprende martedì 12 marzo alle 21.00 al Teatro San Ferdinando con uno dei maestri indiscussi della coreografia contemporanea italiana qual è Virgilio Sieni che presenta lo spettacolo Petruska su musica di Igor Stravinskij. Interpreti Jari Boldrini, Ramona Caia, Claudia Caldarano, Maurizio Giunti, Giulia Mureddu, Andrea Palumbo. Le luci sono di Mattia Bagnoli, i costumi di Elena Bianchini. La produzione è del Teatro Comunale di Bologna. Petruska è anticipato e introdotto da Chukrum, musica di Giacinto Scelsi, coreografia e spazio di Virgilio Sieni, interpretato da Jari Boldrini, Ramona Caia, Claudia Caldarano, Maurizio Giunti, Giulia Mureddu, Andrea Palumbo. Luci di Mattia Bagnoli; costumi di Elena Bianchini. Introdotto da Chukrum di Giacinto Scelsi, Petruska di Igor Stravinskij nella coreografia ideata da Virgilio Sieni, si sviluppa intorno alla relazione tra marionetta e tragedia, gioco e archeologia: un ciclo di azioni sentimentali sulla natura del gesto e l’abilità di stare al mondo. Lo spettacolo sarà in scena anche mercoledì 13 alle 21.00 e giovedì 14 alle 18.00.

>Nel mese di marzo al Madre “Atlante del gesto_Napoli” di Virgilio Sieni, progetto originale pensato per gli spazi del museo della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee. Due settimane di attività e laboratori aperti sull’idea di “cittadinanza e comunità del gesto”, per un progetto partecipato, diffuso e inclusivo rivolto non solo a creativi, performer e attori, ma anche a cittadini dai 10 agli 80 anni, che terminerà con un ciclo di performance site-specific e spettacoli.  Intanto mercoledì 13 e fino a sabato 16 marzo al Ridotto del Mercadante la compagnia napoletana Movimento Danza presenta il nuovo lavoro Il luogo del paradosso (Episodio 1 il 13 alle 18.00 e il 14 alle 21.00, e Episodio 2 il 15 alle 18.00 e il 16 alle 21.30), ideazione e coreografie di Gabriella Stazio, con l’apporto creativo degli artisti in scena nella parte di sé stessi: Roberta Escamilla Garrison, Joseph Fontano, Claudio Malangone, Sonia Di Gennaro, Michele Simonetti, Angela Caputo. Le musiche originali dal vivo e Sound Design di Francesco Giangrande; disegno luci di Peppe Cino. Lo spettacolo è una produzione Movimento Danza e Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale. La durata è di 55’.

La coreografia si compone di due episodi, due coreografie diverse e allo stesso tempo parte del medesimo racconto, ognuna con una sua replica. Gabriella Stazio parla del suo nuovo progetto partendo da Jacques Le Goff: “Il corpo è il luogo di un paradosso, ovvero il luogo dove si incontrano peccato e martirio”. Al Teatro Mercadante il 15, 16 e 17 marzo la rassegna continua con lo spettacolo di Emio Greco e Pieter C. Scholten Non solo Medea, che giunge al Mercadante dopo il debutto della scorsa estate al Teatro Grande di Pompei nell’ambito della seconda edizione della rassegna estiva dello Stabile di Napoli Pompeii Theatrum Mundi. L’ideazione e la coreografia sono di Emio Greco e Pieter C. Scholten; testi di Euripide e Sofocle, Tom Lanoye (La Fortezza Europa), Florian Hellwig; drammaturgia di Marieke Buytenhuijs, Jesse Vanhoeck. Con i danzatori del Ballet National de Marseille: Beatrice Cardone, Aya Sato, Florine Pegat Toquet, Maria Ribas, Hinako Maetani, Denis Bruno, Andrés Garcia Martinez, Carlos Diez Moreno, Kengo Nanjo, Nahimana Vandenbussch, Igor Prandi. E con l’attrice Manuela Mandracchia. Musiche dei Pink Floyd, Arvo Pärt, Xenakis, Beethoven.

Le luci sono di Henk Danner; i costumi di Clifford Portier. La produzione dello spettacolo è del Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale e Ballet National de Marseille in collaborazione con Vaison Danses, ATER-Associazione Teatrale Emilia Romagna. Non solo Medea si iscrive in una dimensione atemporale e universale. Un tempo sospeso dalla voce di un’attrice per rivelare la modernità delle tragedie greche. Manuela Mandracchia incarna di volta in volta diversi personaggi del teatro greco: Antigone, Edipo, Medea, Ifigenia, che riecheggiano per la loro contemporaneità. Orario delle rappresentazioni: venerdì 15 alle 21.00; sabato 16 alle 19.00; domenica 17 alle 18.00. 

Domenica 17 marzo alle 18.00 al Teatro San Ferdinando la chiusura della rassegna #stabiledanza 2019 è affidata allo spettacolo Act of mercy, concept di Vincenzo Ambrosino e Antonello Tudisco su coreografia e regia di Antonello Tudisco. In scena i danzatori Rebecca Collins, Gaetano Montecasino, Angelo Petracca, Emanuele Rosa, Piotr Mateusz Wach. Dramaturg Domenico Ingenito, disegno luci Marco Giusti; scene Massimo Staich, costumi Dario Biancullo, musiche Renato Fiorito e Chiara Mallozzi. Direttore di produzione Hilenia De Falco, produzione Interno 5 danza, Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale con il sostegno di C.Re.A.Re Campania/Teatri Associati di Napoli e Ravello Festival Danza e Tendenze 2018. «Il focus – si legge nelle note allo spettacolo – è un particolare dell’opera di Caravaggio Le sette opere di misericordia: gli angeli che si sporgono nella parte superiore della scena. Motore dell’azione il loro precipitare vertiginoso, un imprevisto che genera arte, un tonfo che è il motore dell’emozione, ma è anche l’impossibilità di ristabilire un ordine perduto…».

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