Covid, Oms: il taglio della quarantena è “un compromesso”

L’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato che la riduzione del periodo di quarantena decisa in alcuni Paesi, tra cui l’Italia, è “un compromesso” tra il controllo dei contagi e la necessità di far andare avanti le economie. Il direttore per le emergenze dell’Oms Michael Ryan ha dichiarato che se il periodo di quarantena viene ridotto da una parte “ci saranno meno casi che svilupperanno la malattia e saranno potenzialmente contagiosi” e dall’altra “ci sarà un numero relativamente piccolo di persone che non trasmetteranno la malattia uscendo dalla quarantena”. “Si tratta di un compromesso tra la scienza e l’essere assolutamente perfetti in quello che cerchiamo di fare e danneggiare il meno possibile economie e società, i governi stanno lottando per trovare questo bilanciamento”, ha aggiunto. Ryan ha spiegato che in media il periodo di incubazione si attesta su 5-6 giorni che possono allungarsi anche a sette e per questo i governi devono decidere sulle tempistiche. Attualmente le regole dell’Oms parlano di 10 giorni di quarantena dopo la comparsa dei sintomi e tre giorni senza sintomi. Per gli asintomatici 10 giorni dopo il test positivo. “Alcuni dati suggeriscono che per Omicron il periodo di incubazione possa essere minore”.

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