Covid, l’amarezza di De Luca: “Avevamo il primato ma l’abbiamo perso perchè non ci sono stati i controlli, eppure con le multe si sarebbe ridotto del 40% la diffusione del contagio”

“Ho una sola amarezza: abbiamo perduto il primato che aveva la Regione Campania. Le Regioni che adesso vanno in zona gialla hanno l’obbligo della mascherina all’aperto, ma noi in Campania l’abbiamo sempre avuto, siamo stati gli unici, solo che i livelli di controllo sono stati pari a zero”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del suo intervento in consiglio regionale per la seduta sul bilancio. “Ancora oggi non vedo una pattuglia delle forze dell’ordine, delle polizie municipali. Non vedo fare una multa per il non uso della mascherina. Basterebbe questo per ridurre del 40% la diffusione del contagio. C’è da stare male, se noi avessimo seguito questa norma in maniera più rigorosa e più attenta, da settembre in poi, non staremmo a questo punto”, ha sottolineato il governatore.

“Rispetto ai dati che abbiamo della sanità campana, noi dovremmo essere già in zona arancione, non in zona gialla. Il dato che avevamo ieri era di occupazione di 12,5% di posti di area medica, ricoveri Covid ordinari e del 6% di occupazione dei posti in terapia intensiva: le soglie sono rispettivamente 15% area medica e 10% occupazione in terapia intensiva”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del suo intervento in consiglio regionale per la seduta sul bilancio. “Dal punto di vista strettamente necessario, noi avremo interesse ad andare subito in zona Arancione, ma dal punto di vista sociale ed economico no perché sarebbe una tragedia bloccare di nuovo la regione. Stiamo dando l’anima per non sforare le due soglie previste dal sistema nazionale. Oggi – ha proseguito il governatore – la situazione si è omologata, abbiamo cominciato a registrare i primi Omicron nel Cilento, poi a Giugliano qualcuno ha avuto la bella idea di portare gli alunni in Irlanda in gita e ce ne siamo tornati con 35 positivi, poi quelli in arrivo dal Sudafrica, militari che abbiamo accolto, poi altri nell’Asl Napoli2”. “Adesso non perdiamo tempo. Dobbiamo controllare quotidianamente che non vengano sforati i parametri nazionali altrimenti ci facciamo male perché già per il livello di contagio per 100mila abitanti siamo oltre soglia. Reggiamo per i ricoveri in area medica e in terapia intensiva”, ha concluso De Luca.

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