Covid: stato di emergenza 2022, verso la proroga: oggi il Cdm
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Questa nuova variante non sembra in grado di provocare sintomi più gravi nei malati covid o causare più morti. Potrebbero aumentare le infezioni tra chi è già guarito o vaccinato. Nel frattempo però in Gran Bretagna, dove è stato segnalato il primo decesso legato alla variante, il premier britannico Boris Johnson ha invitato a non sottovalutare i sintomi con gli ospedali inglesi che si preparano a fronteggiare “l’ondata di marea” – per usare le parole del primo ministro – e si apprestano a liberare letti per i malati covid, in uno scenario in cui Omicron potrebbe provocare fino a 200.000 casi al giorno.c Secondo uno studio condotto da ricercatori dell’università di Oxford, la nuova variante Omicron del coronavirus produce “un calo sostanziale dei titoli neutralizzanti, misura del livello di anticorpi neutralizzanti generati in risposta alla vaccinazione anti-Covid o all’infezione Covid-19”. Pertanto, “sebbene non vi siano prove di un aumento del potenziale di Omicron di causare forme gravi di malattia o morte, è probabile una crescita delle infezioni in persone precedentemente contagiate o immunizzate”.
Gli studiosi ci tengono però a sottolineare che “questa efficacia è stata migliorata da una terza dose di vaccino”. Per questo motivo, “aumentare l’aderenza alla vaccinazione fra i non immunizzati e incoraggiare alla dose booster rimangono la priorità per ridurre i livelli di trasmissione e il carico potenziale di patologia grave”. “Questi dati aiuteranno chi sviluppa vaccini e strategie vaccinali a definire approcci in grado di proteggere al meglio le popolazioni, e a trasmettere il messaggio che coloro ai quali viene offerta una dose di richiamo dovrebbero farla”, afferma Gavin Screaton, capo divisione Scienze mediche di Oxford e autore principale dello studio.