Estorsioni e danneggiamenti ai danni di bar, tabacchi e sale slot: 21 persone arrestate dai carabinieri tra le province di Salerno e Napoli, a Scafati, Pompei, Castellammare di Stabia e Santa Maria La Carità

Tra le province di Salerno e Napoli, i Carabinieri del comando provinciale di Salerno hanno eseguendo un provvedimento cautelare, emesso dal gip del Tribunale di Salerno, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 21 persone, 13 delle quali sottoposte a custodia in carcere e le altre agli arresti domiciliari. Sono tutte indagate, a vario titolo, per associazione di tipo mafioso, estorsione, detenzione e porto abusivo di armi comuni da sparo e da guerra, violenza privata e illecita concorrenza con minaccia o violenza (tutti aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose), reati commessi tra gli anni 2014 e 2019. Le indagini sono partite in seguito a una serie di danneggiamenti ai danni di attività commerciali (bar, tabacchi, sale slot) e atti minatori posti in essere con modalità camorristiche.

Fra i fatti contestati agli indagati figurano 6 estorsioni tentate o consumate riconducibili al clan Cesarano tra Scafati, Castellammare di Stabia e Pompei, 12 estorsioni tentate o consumate riconducibili al clan Buonocore/Matrone a Scafati (eccetto una a Santa Maria la Carità), e 3 estorsioni poste in essere dal clan Loreto-Ridosso a Scafati.

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