Napoli: il sindaco Manfredi, “il debito di 5 miliardi è una cifra che fa tremare. Mi auguro che arrivino le risorse che evitino il dissesto del Comune”. “L’agenda di impegni è ricca, da Bagnoli all’Albergo dei Poveri”

“L’interesse della città viene davanti a qualsiasi aspetto politico, noi ora dobbiamo lavorare per realizzare le cose che ci servono”. Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, in diretta a radio Marte, ha risposto ad una domanda sull’apertura di Forza Italia ad un impegno sul patto per Napoli. “Purtroppo ieri il consiglio comunale ha approvato il bilancio consolidato: il debito certificato è 5 miliardi, – evidenzia il primo cittadino – una cifra che solamente a dirla fa tremare”. “Io mi auguro che con il sostegno di tutte le forze politiche, che è molto ampio, arrivino le risorse che evitino il dissesto al comune, che sarebbe una mazzata nel momento in cui la città deve ripartire ed ha voglia, perché poi ne risentirebbero le imprese i cittadini, altro che terzo mondo a quel punto sarebbe davvero dura.

“Il ministro Carfagna si sta molto impegnando per la città”. Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, intervenendo a radio Marte, ha parlato dell’incontro previsto questa mattina a Palazzo San Giacomo con il ministro per il Sud Mara Carfagna. Tra i temi che verranno affrontati, evidenzia il primo cittadino c’è sicuramente “quello di Bagnoli, perché il commissariato passa al sindaco. Questa è una transizione che stiamo decidendo assieme perché c’è un tema di risorse, lavori, personale che deve essere capace di guidare questo processo che purtroppo sono 30 anni che vediamo quel luogo bellissimo sempre uguale”. “Poi abbiamo una serie di investimenti per la città come l’Albergo dei Poveri, ad altri investimenti di cui stiamo discutendo è un incontro molto importante perché dobbiamo sbloccare diverse situazioni che sono ferme da anni” conclude Manfredi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.