Incidente del bus a Capri: il pm dà il via libera alla sepoltura del corpo dell’autista, continuano le indagini e si attendono gli ultimi esami sui reperti istologici della vittima

Via libera al rilascio della salma e alla consegna ai familiari. Il sostituto procuratore di Napoli, Giuseppe Tittaferrante, titolare dell’inchiesta sulla tragedia del bus a Capri, ha dato l’ok alla sepoltura di Emanuele Melillo, l’autista 32enne del bus di linea dell’Atc precipitato lo scorso 22 luglio su uno stabilimento balneare di Marina Grande, dopo essere uscito di strada e aver sfondato la ringhiera. Nell’incidente Melillo è morto e 23 persone sono rimaste ferite.

Per quanto concerne la perizia sul mezzo sembra sempre più percorribile l’ipotesi di rimozione del piccolo bus con un elicottero speciale dell’Esercito. Ciò significherebbe che gli accertamenti tecnici irripetibili si dovrebbero tenere a Napoli e non più a Capri, come inizialmente previsto, anche se i tempi per la realizzazione del progetto al momento sembrano lunghi. Le indagini, affidate dal magistrato alla Polizia, continuano: ascoltati numerosi testimoni.

Domani, intanto, nella clinica Pineta Grande di Castel Volturno (Caserta), saranno eseguiti gli ultimi esami post autopsia sui reperti istologici (muscolo cardiaco ed encefalo) della vittima. Ad assistere agli accertamenti è stato delegato dalla legale della famiglia Melillo, la penalista Giovanna Cacciapuoti, anche il genetista Carlo Sepe.

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