Torre Annunziata (Napoli): emessa la sentenza sul crollo palazzina di via Rampa Nunziante avvenuto nel 2017 in cui morirono 8 persone, dieci le condanne inflitte per quasi 40 anni complessivi di carcere

Sono dieci le persone condannate per il crollo della palazzina di via Rampa Nunziante a Torre Annunziata (Napoli), cedimento nel quale il 7 luglio del 2017 morirono otto persone, tra cui due minorenni. La sentenza è stata pronunciata ieri sera dal giudice Francesco Todisco (pm Andreana Ambrosino). Condannato a complessivi 12 anni e sei mesi di reclusione, oltre ad un’ammenda di 45.000 euro, Gerardo Velotto, proprietario dell’appartamento nel quale sarebbero avvenuti i lavori che secondo l’accusa avrebbero minato la stabilità della struttura collassata quattro anni fa.
Dodici anni complessivi per Massimiliano Bonzani, considerato a tutti gli effetti il direttore anche se occulto degli interventi. Undici anni e un mese per Aniello Manzo, architetto e ufficialmente direttore dei lavori. Mano pesante anche per l’operaio Pasquale Cosenza, condannato a complessivi 9 anni e sei mesi oltre ad un’ammenda di 45mila euro. Pene meno severe per i due avvocati Roberto Cuomo e Massimiliano Lafranco, il primo amministratore del condominio e il secondo ancora proprietario di fatto dell’appartamento dove vennero effettuati gli interventi incriminati, alla fine considerati colpevoli del solo reato di falso: per loro la condanna è stata di un anno e due mesi con pena sospesa. Pena sospesa anche per Rosanna Vitiello (un anno), Ilaria Bonifacio (un anno), Marco Chiocchetti (un anno e ammenda di seimila euro) e Mario Cirillo (un anno e ammenda di seimila euro). Assolti invece Roberta Amodio, Rita Buongiovanni, Giuseppe Buongiovanni, Donatella Buongiovanni, Emilio Cirillo e Luisa Scarfato. Dopo la lettura della sentenza ci sono stati momenti di tensione tra i presenti in aula, in particolare tra un gruppo di parenti e alcuni legali degli imputati (tra questi ultimi c’era il solo Gerardo Velotto).

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