Il presidente della Regione Campania De Luca: “A Napoli poche adesioni ai vaccini, si rischia un nuovo lockdown in pochi mesi”. Mascherine restano obbligatorie dove non c’è distanziamento. Divieto di alcol da asporto dalle 22 alle 6

 “A Napoli abbiamo una criticità, se prosegue così la campagna vaccinale in città, noi andiamo verso nuovo lockdown nel giro di pochi mesi”. A dirlo è il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, durante la consueta diretta Facebook del venerdì per fare il punto sull’emergenza coronavirus.
“Dobbiamo partire su dati semplici: nell’Asl Napoli 1, fra i tanti cittadini convocati per la prima e la seconda dose si sono presentati un numero limitato di cittadini, su 839mila cittadini residenti e vaccinabili ci sono 317mila non adesioni. Si sono vaccinati il 59 per cento dei residenti. Questo è un dato non sostenibile e così finiamo direttamente in lockdown”, afferma il governatore. 

De Luca annuncia anche un’ordinanza che vieta la vendita di asporto di alcolici dalle 22 alle 6.

E sulla mascherina dice: “Qui resta obbligatoria anche all’aperto dove ci sono assembramenti”. 

Nello specifico, l’utilizzo della mascherina all’aperto «resta obbligatorio» in Campania dal 28 giugno fino al 31 luglio «in ogni luogo non isolato, ad esempio nei centri urbani, nelle piazze, sui lungomari nelle ore e situazioni di affollamento, nonché nelle file, code, mercati o fiere ed altri eventi, anche all’aperto, nonché nei contesti di trasporto pubblico all’aperto quali traghetti, battelli e navi». Lo prevede un’ordinanza firmata dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e appena pubblicata.

«In conformità a quanto previsto dall’ordinanza del ministro della Salute 22 giugno 2021 – si legge nell’ordinanza – l’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, anche all’esterno, resta fermo, tra l’altro, in ogni situazione in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o quando si configurino assembramenti o affollamenti».

L’ordinanza prevede inoltre dalle ore 22,00 e fino alle ore 6,00 il «divieto di vendita con asporto di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, da parte di qualsiasi esercizio commerciale (ivi compresi bar, chioschi, pizzerie, ristoranti, pub, vinerie, supermercati) e con distributori automatici; è fatto divieto di consumo di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico, ivi compresi gli spazi antistanti gli esercizi commerciali, le piazze,  le ville e i parchi comunali; ai bar, “baretti”, vinerie, gelaterie, pasticcerie, chioschi ed esercizi di somministrazione ambulante nonché agli altri esercizi di ristorazione la vendita di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione,  è consentita esclusivamente  al banco o ai tavoli; sono comunque vietati affollamenti o assembramenti per il consumo di qualsiasi genere alimentare in luoghi pubblici o aperti al pubblico».

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