La 18enne morta a Sestri Levante, vaccinata con AstraZeneca. Cosa dicono gli esperti

E’ morta la 18enne ricoverata al San Martino di Genova per una trombosi. La giovane aveva fatto pochi giorni prima il vaccino AstraZeneca. “Purtroppo, poche ore fa, Sestri Levante è stata colpita da un lutto che mai avremmo voluto vivere. L’amministrazione Comunale e tutta la città si stringono intorno alla famiglia della ragazza scomparsa oggi. In questo momento di dolore esprimo tutto il mio affetto e la mia vicinanza ai familiari di Camilla. Riposa in pace Camilla”, scrive su Facebook la sindaca di Sestri Levante, Valentina Ghio, annunciando il decesso. La 18enne era stata sottoposta a due interventi, uno di “neuroradiologia interventistica per rimuovere il trombo meccanicamente” e “successivamente c’è stato un intervento dell’équipe neurochirurgica per la riduzione della pressione cranica legata all’emorragia”. Il lotto Abx1506 del vaccino anti-Covid di AstraZeneca è stato “sospeso tempestivamente in data 8 giugno, dopo la seconda segnalazione” di sospetta “reazione avversa”, precisa l’azienda sanitaria della Liguria Alisa. “Ricevuta la seconda segnalazione relativa alla donna savonese di 34 anni ricoverata all’ospedale Policlinico San Martino, che ha seguito quella della giovane di 18 anni già ricoverata nello stesso ospedale genovese – informa una nota – accertata l’appartenenza delle dosi somministrate allo stesso lotto”, questo “è stato sospeso in via precauzionale. “Dalla ricognizione effettuata da Alisa per verificare eventuali giacenze del lotto in questione nelle sedi di vaccinazione della Liguria – si legge – risultano 81 flaconi” così ripartiti: “Asl 1 – 27 flaconi, Asl 2 – 2 flaconi, Asl 3 – 34 flaconi, Asl 4 – 18 flaconi, Asl 5 zero flaconi. “La rete di farmacovigilanza si è attivata tempestivamente ed efficacemente per raccogliere e trasmettere ad Aifa le segnalazioni ricevute per i successivi approfondimenti – afferma Barbara Rebesco, direttore Politiche del farmaco di Alisa – In via cautelativa, fino a nuova comunicazione, abbiamo deciso di sospendere il lotto interessato appena ricevuta la seconda segnalazione di reazione avversa appartenente allo stesso lotto”. “Grande dolore per la scomparsa di Camilla, la 18enne ricoverata in neurochirurgia all’ospedale San Martino di Genova per trombosi. Tutta la Liguria si stringe intorno alla famiglia e agli amici della ragazza, alla città di Sestri Levante dove viveva e ai suoi genitori che con grande generosità hanno acconsentito alla donazione degli organi, che salveranno altre 5 vite”. Lo scrive su Facebook il Presidente Giovanni Toti. “La direzione e tutto il personale del Policlinico si stringono attorno ai familiari, che abbiamo potuto apprezzare in questi tristi giorni per l’umanità e la disponibilità palesate nei confronti dei nostri professionisti”, comunica l’ospedale Policlinico San Martino di Genova.

AIFA – Dal quinto Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini Covid-19, pubblicato dall’Agenzia italiana del farmaco Aifa, emerge che il tasso di segnalazione delle trombosi venose intracraniche e in sede atipica in soggetti vaccinati con il vaccino anti-Covid Vaxzevria di AstraZeneca “è in linea con quanto osservato a livello europeo”. Si tratta di “1 caso ogni 100.000 prime dosi somministrate” e “nessun caso dopo la seconda dose”. Questi eventi avversi rari sono stati segnalati “prevalentemente in persone con meno di 60 anni”, viene confermato nel report, che contiene dati riguardanti le segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate nella Rete nazionale di farmacovigilanza tra il 27 dicembre 2020 e il 26 maggio 2021 per i 4 vaccini in uso nella campagna vaccinale in corso. Tra il 27 dicembre 2020 e il 26 maggio 2021, per i 4 vaccini in uso sono pervenute 66.258 segnalazioni di reazioni avverse su un totale di 32.429.611 dosi somministrate (tasso di segnalazione di 204 ogni 100mila dosi), di cui circa il 90% sono riferite a eventi non gravi come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari, stando a quanto emerge dal Rapporto. Le reazioni segnalate – si legge nel report – insorgono prevalentemente lo stesso giorno della vaccinazione o il giorno successivo (83% dei casi). Le segnalazioni gravi corrispondono al 10,4% del totale, con un tasso di 21 eventi gravi ogni 100mila dosi somministrate, indipendentemente dal tipo di vaccino, dalla dose (prima o seconda) e dal possibile ruolo causale della vaccinazione. La maggior parte delle segnalazioni sono relative al vaccino Comirnaty (71,8%), finora il più utilizzato nella campagna vaccinale (68,7% delle dosi somministrate) e solo in minor misura al vaccino Vaxzevria* di AstraZeneca (24% delle segnalazioni e 20,8% delle dosi somministrate), al vaccino di Moderna (3,9% delle segnalazioni e 9% delle dosi somministrare) e al vaccino Janssen-gruppo J&J (0,3% delle segnalazioni e 1,5% delle dosi somministrate). Per tutti i vaccini – si precisa nel rapporto Aifa – gli eventi avversi più segnalati sono febbre, stanchezza, cefalea, dolori muscolari/articolari, dolore in sede di iniezione, brividi e nausea. Gli eventi avversi gravi correlabili alla vaccinazione più spesso segnalati configurano un quadro di sindrome simil-influenzale con sintomatologia intensa, più frequente dopo la seconda dose dei vaccini a mRna e dopo la prima dose di Vaxzevria. CTS – “In queste ore c’è una discussione in corso nel Cts” sulle vaccinazioni con AstraZeneca, ha sottolineato ieri il ministro della Salute Roberto Speranza, rispondendo in Senato all’interrogazione sulla realizzazione di open day per la somministrazione del vaccino AstraZeneca dedicati ai giovani. “L’Italia è passata nelle ultime settimane da un livello di circolazione del virus alto a uno medio e ora è a uno basso – ha precisato – Queste valutazioni saranno sicuramente considerate nel prossimo parere del Cts”. “Il comitato di rischio per la farmacovigilanza dell’Ema ha rivelato un primo segnale relativo ad eventi tromboembolici a seguito del vaccino AstraZeneca nel mese di marzo 2021 concludendo comunque che i benefici del vaccino restassero complessivamente superiore ai rischi – ha ricordato Speranza – e che gli eventi trombotici venosi in seni inusuali associati a livelli bassi di piastrine dovessero essere elencati tra eventi avversi molto rari. Il 7 aprile del 2021 il ministero della Salute, mediante circolare oggi vigente, facendo proprio il parere espresso dalla Cts dell’Aifa, ha raccomandato l’uso preferenziale del vaccino AstraZeneca nelle persone d’età superiore a 60 anni in base alle attuali evidenze e tenendo conto del basso rischio di reazioni avverse di tipo tromboembolico a fronte dell’elevata mortalità da Covid nelle fasce avanzate – ha ricordato – Successivamente a fine aprile l’Ema ha concluso una ulteriore valutazione analizzando i rischi e benefici del vaccino nelle diverse fasce d’età e in diversi scenari epidemiologici, l’esito ha dimostrato che i benefici della vaccinazione aumentano con l’aumentare dell’età e il livello di circolazione del virus. L’Aifa ha poi ribadito che il profilo benefici-rischio risulta progressivamente più favorevole all’aumentare dell’età”. Di queste valutazioni terrà conto il Comitato tecnico-scientifico. “Voglio ricordare sempre – ha detto Speranza – che i vaccini sono la vera arma di cui disponiamo per chiudere questa stagione così difficile e che tutti quelli approvati da Ema e Aifa sono sicuri ed efficaci. La campagna di vaccinazione nel nostro Paese ha superato le 40 mln di dosi somministrate. Un risultato molto incoraggiante che sta producendo un esito positivo in termini di riduzione dei contagi, della mortalità e delle pressione sui nostri servizi sanitari”.

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