Covid Italia: Rt stabile e cala l’incidenza dei casi

I valori di Rt sono compresi fra 0.67 e 0.69, dettaglia la bozza del report Istituto superiore di sanità (Iss)-ministero della Salute sul monitoraggio Covid-19 in Italia. Quindi “sotto l’1 anche nel limite superiore”.

INCIDENZA – Continua il calo nell’incidenza settimanale, che si attesta a 26 casi per 100.000 abitanti nel periodo 31 maggio-6 giugno, contro 36 per 100.000 nel periodo 24-30 maggio (dati flusso Iss). L’incidenza scende in tutte le Regioni/Province autonome ed è sotto il valore di 50 casi per 100.000 abitanti ogni 7 giorni in tutto il territorio, si legge nella bozza del report Istituto superiore di sanità (Iss)-ministero della Salute sul monitoraggio Covid-19 in Italia. “La campagna vaccinale progredisce velocemente – osservano gli esperti – e l’incidenza è a un livello che permetterebbe il contenimento dei nuovi casi”.

RISCHIO REGIONI – “Tutte le Regioni/Province autonome sono classificate a rischio basso secondo il Dm del 30 aprile 2020 tranne una, la Sardegna, a rischio moderato. Tutte le Regioni/Pa hanno un Rt medio inferiore a 1 nel limite inferiore del range, e quindi una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 1” è scritto nella bozza.

RICOVERI E TERAPIE INTENSIVE – “Questa settimana nessuna Regione/Provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è 8%, sotto la soglia critica, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 1.033 (31 maggio) a 688 (8 giugno). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente (8%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 6.482 (31 maggio) a 4.685 (8 giugno). Due Regioni, Puglia e Sardegna, riportano una allerta di resilienza; nessuna riporta molteplici allerte”.

TRACCIAMENTO – Nella bozza del report si legge inoltre che “si osserva una ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (4.992 vs 7.424 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile (40,3% vs 40,1% la scorsa settimana). Stabile anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38,6 vs 38,6%). Il 21,0% è stato diagnosticato attraverso attività di screening”.

VARIANTI – “La prevalente circolazione in Italia della variante B.1.1.7 (nota come variante inglese)” del coronavirus Sars-CoV-2, “e la presenza di altre varianti che possono avere una maggiore trasmissibilità e/o eludere parzialmente la risposta immunitaria, richiede di continuare a monitorare con attenzione la situazione e mantenere cautela e gradualità nella gestione dell’epidemia” è la raccomandazione contenuta nella bozza del report.

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