Medioriente: Oms, oltre 200.000 palestinesi hanno bisogno di aiuto a causa del conflitto; preoccupa anche l’aumento dei casi Covid

Sono quasi 200.000 le persone che necessitano di aiuto nei Territori palestinesi dopo l’ultimo conflitto. E’ quanto ha reso noto l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), riferendo di una situazione ancora “instabile” dopo il cessate il fuoco del 21 maggio scorso tra Israele e gruppi palestinesi. In una nota, l’Oms ha quindi chiesto “accesso senza ostacoli per forniture essenziali e personale umanitario nella Striscia di Gaza” così come il trasferimento “di pazienti fuori da Gaza quando necessario”. L’ultimo conflitto “ha aggravato una crisi umanitaria in atto da tempo” causando 278 morti palestinesi e oltre 9.000 feriti, ha sottolineato l’Oms, riferendo di “oltre 77.000 sfollati e circa 30 strutture sanitarie danneggiate”. Preoccupa anche la pandemia di Covid, “con un aumento di casi positivi nella Striscia di Gaza registrato nelle ultime settimane”.  “Le condizioni di vita dei palestinesi stanno peggiorando, molte delle persone colpite dal conflitto hanno urgente bisogno di aiuto e stanno affrontano altri rischi per la salute come il Covid-19 – ha denunciato Rik Peeperkorn, capo dell’ufficio locale dell’Oms – l’Oms si sta adoperando per sostenere il sistema sanitario palestinese e i suoi partner nella sua risposta umanitaria di emergenza e chiede il sostegno della comunità internazionale”. Ad oggi, dei 7 milioni di dollari chiesti per i prossimi sei mesi l’Oms ne ha ricevuti 2,3 milioni”.

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