Berlusconi: debilitato e costantemente monitorato a casa. L’avvocato Cecconi: “siamo preoccupati”

Dopo le dimissioni di sabato scorso dall’ospedale San Raffaele, Silvio Berlusconi “costantemente monitorato a casa”, tanto che “una parte importante dell’abitazione di villa San Martino è stata attrezzata per consentirgli una ripresa delle sue condizioni di salute”. Perciò, anche se “non in stato di stretta degenza ospedaliera, evidentemente le sue sono ancora condizioni di un soggetto debilitato”. Così l’avvocato Federico Cecconi, difensore dell’ex premier, ha fatto il punto sullo stato di salute di Berlusconi al termine del’udienza del processo Ruby ter. “Certo che siamo preoccupati”, ha aggiunto il legale ribandendo che “la situazione è ancor di degenza domiciliare”. Quanto alle considerazioni del procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, che oggi in aula ha detto senza mezzi termini che “Berlusconi è gravemente malato”, secondo l’avvocato Cecconi il magistrato “non ha fatto altro che constatare giustamente i dati rinvenibili dalla disamina delle numerose certificazioni e relazioni mediche che abbiamo versato agli atti del processo”. Nessuna discrepanza con le dichiarazioni fornite da Alberto Zangrillo, medico personale dell’ex premier: “Non mi pare che ci siano discrepanze. Erano uscite tutta una serie di notizie più o meno fantasiose riguardo a una ben più che degenerazione delle condizioni di salute di Berlusconi e il professor Zangrillo giustamente ha smorzato sul nascere qualunque tipo di ulteriore speculazione ulteriore”. Poi una riflessione sulle parole del coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani, sicuro che presto Berlusconi tornerà in pubblico: “Non ho elementi a fronte dei quali posso dare confermare di quella che è sicuramente un’indicazione di auspicio”. Quanto, infine, alla richiesta di stralcio formulata dalla procura, “è una valutazione che è stata svolta dal pm che secondo me tiene in debito conto il perdurare delle condizioni di salute del dottor Berlusconi, che non gli impediscono attualmente di presenziare e partecipare al processo. Però il processo è a carico anche di altre persone, quindi comprendo la posizione assunta oggi dalla Procura”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.