Carabinieri, Luzi: “Organico dell’Arma in carenza di 11mila unità, servono anche più donne”. Per i servizi in strada “i Carabinieri sono pagati la metà dei soldati”

Il comandante generale dell’Arma dei carabinieri Teo Luzi è intervenuto alcuni giorni fa in un’audizione in Commissione Difesa alla Camera facendo un bilancio della situazione dell’Arma. ”L’Arma conta oggi 108.453 carabinieri, a fronte di un organico previsto dalle leggi di 119.788 militari. Una carenza di oltre 11.000 unità, pari a circa il 9,5% della forza”, ha detto. ”È un saldo negativo – ha sottolineato – che pesa molto sulla struttura organizzativa condizionando, in particolar modo, l’operatività delle unità minori: le Stazioni e le Tenenze Carabinieri, che rappresentano il reticolo di prossimità del sistema della pubblica sicurezza nazionale’.  Il Generale Luzi ha poi aggiunto che ci vogliono “più donne nell’arma e molte comandano stazioni, valore aggiunto”. Poi ha sottolineato  il “sostegno dei Carabinieri a campagna vaccinale con tutela a mezzi di distribuzione” con a disposizione 9 caserme carabinieri per centri vaccinali. Tuttavia l’Arma ha “pagato un costo elevato“: sono 22 i carabinieri morti e 10mila contagiati durante la pandemia fino a ora, precisando che l’80% ha aderito al vaccino e il 65% ha già fatto.

Il Generale Luzi ha poi sollevato una questione non di oggi, ma trascinatasi da anni. Fin da quando è scattata l’operazione ‘Strade Sicure’, vigilanza in strada su una serie di obiettivi in capo all’Esercito oggi al comando del generale Pietro Serino. “Nel rispetto di tutti gli attori, devo sottolineare la sostanziosa differenza tra l’indennità percepita dai carabinieri per lo svolgimento di un servizio esterno a tutela della pubblica sicurezza, pari a sei euro lordi per turno, come stabilito nel 2002”. Di fronte, sottolinea Luzi, c’è “quella corrisposta al personale impiegato nell’operazione ‘Strade Sicure’ ovvero anche nei servizi di ordine pubblico, pari a 13 euro a turno o 26 euro se svolto fuori dalla località in cui ha sede il reparto”. Spesso carabinieri e soldati lavorano fianco a fianco.

 

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