Coldiretti, aumenta del 7,4% la spesa alimentare nel 2020, un record negli ultimi dieci anni

L`emergenza Covid fa crescere la spesa alimentare delle famiglie, che segna il record degli ultimi 10 anni, con un balzo del +7,4% nel 2020, per effetto dei ripetuti lockdown che hanno spinto gli italiani tra le mura domestiche. E` quanto emerge dall`analisi della Coldiretti su dati Ismea che evidenzia come i picchi più elevati si siano verificati a Pasqua e a Natale in corrispondenza delle stretta su uscite e spostamenti a causa della pandemia. Le star del carrello nel tempo del Covid sono state le uova fresche che fanno registrare un balzo del 14,5% negli acquisti ma tendenze positive si registrano in tutti i comparti, con incrementi sopra la media per formaggi, carne e salumi, per i prodotti ortofrutticoli. Un andamento che non compensa tuttavia – sottolinea la Coldiretti – il crollo che si è verificato nella ristorazione dove la spesa delle famiglie si è ridotta del 42%. Il trascorrere delle settimane in casa – precisa la Coldiretti – ha peraltro modificato progressivamente l`atteggiamento dei consumatori nei confronti del cibo a favore del paniere “cuochi fai da te” (uova, farina, lievito, burro, zucchero, olio) con un graduale ridimensionamento dell`interesse iniziale con la pandemia per i prodotti conservabili (surgelati e scatolame) e per i prodotti da “scorta dispensa” (latte Uht, pasta, passate di pomodoro). Con lo scoppio della pandemia il rapporto con il cibo è cambiato con l`alimentazione che è diventata una delle vie per cercare di mantenere la salute come dimostra il boom della domanda di arance nell`inverno 2020 che ha spinta la crescita annuale degli acquisti di frutta dell`8,9%.

Nella scelte dei luoghi di acquisto si assiste invece alla riscossa delle piccole botteghe di prossimità che si dimostrano essere le piu` dinamiche con un incremento del 18,4%. La pandemia ha accelerato quel processo di “deglobalizzazione” in atto da qualche tempo, alimentando interesse e voglia di “mangiare vicino”. Dal globale al locale inteso come il negozio di vicinato, come mercato rionale ma anche quello contadino o direttamente in fattoria. L’emergenza Covid-19 ha determinato un sensibile aumento del numero delle imprese agricole che praticano la vendita diretta e, di conseguenza, il fatturato di questo canale che, nel 2020, ha superato i 6,5 miliardi di euro secondo l`Ismea. Un risultato reso possibile dal fatto che l`Italia è l`unico Paese al mondo che può contare su una unica rete organizzata Campagna Amica che mette a disposizione delle famiglie 1200 mercati contadini a livello nazionale sia all`aperto che al chiuso con una varietà di prodotti che – spiega la Coldiretti – vanno dalla frutta alla verdura di stagione, dal pesce alla carne, dall`olio al vino, dal pane alla pizza, dai formaggi fino ai fiori. Realtà in controtendenza alle drammatiche chiusure di negozi nelle citta` che contribuiscono a mantenere vivo il tessuto economico e sociale nelle aree urbane. Nei mercati dei contadini di Campagna Amica – conclude la Coldiretti – è anche possibile trovare specialità del passato a rischio di estinzione che sono state salvate grazie all`importante azione di recupero degli agricoltori e che non trovano spazi nei normali canali di vendita dove prevalgono rigidi criteri dettati dalla necessità di standardizzazione e di grandi quantità offerte.

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