Arrestato dalla polizia a Napoli il fratello del rapinatore 15enne ucciso da un carabiniere un anno fa, il 18enne si è scagliato contro gli agenti che perquisivano un’edicola votiva abusiva, colpendoli con calci e pugni

Si è scagliato contro la Polizia che, nei Quartieri Spagnoli di Napoli, stava perquisendo l’edicola votiva abusiva dedicata Ugo Russo, il 15enne ucciso da un carabiniere, la notte del 1 marzo 2020, durante un tentativo di rapina, ed è stato arrestato per avere colpito gli agenti con calci e pugni. A rendere nota la vicenda è il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli per il quale è ora di dire “basta con la santificazione dei criminali, occorre una riforma culturale e sociale per salvare i giovani dalla vita di strada. Cominciamo a rimuovere i murale della criminalità e le cappelle votive abusive dove spesso nascondono droga ed armi”.  Alfredo Russo, che ha 18 anni e precedenti penali, è stato arrestato con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. “Questo episodio chiarisce quale sia l’ambiente familiare nel quale è cresciuto è cresciuto Ugo Russo, – dice ancora Borrelli – un ambiente caratterizzato da criminalità, violenza e mancanza di rispetto per le istituzioni”.

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