Caserta: donati dai militari della brigata bersaglieri Garibaldi oltre tre tonnellate di generi alimentari a favore dei più bisognosi

I militari della brigata bersaglieri “Garibaldi”, hanno donato oltre tre tonnellate di generi alimentari di prima necessità ed a lunga conservazione alla “Caritas” di Caserta. La consegna dell’ingente quantitativo di derrate è avvenuta alla presenza del Comandante della Brigata Bersaglieri Garibaldi Gen. B. Massimiliano Quarto e dei comandanti dell’ 8° reggimento bersaglieri, del 21° reggimento genio e del Reparto Comando della Brigata, tutte unità di stanza a Caserta, che sono stati ricevuti presso la parrocchia del ” Buon Pastore” dal presidente della “Caritas” Don. Antonello Giannotti. A Caserta l’azione è stata promossa con grande e sincero spirito di solidarietà dai militari dell’Esercito, infatti gli uomini e le donne della Garibaldi hanno voluto avviare, spontaneamente e a partire dai giorni scorsi, una raccolta di beni alimentari da destinare alle famiglie che si trovano in situazione di necessità.

Attingendo dalla dispensa di casa o destinando alla raccolta parte della propria spesa, in meno di una settimana, la maratona della solidarietà ha portato ad accantonare ben oltre tre tonnellate di generi alimentari che sono stati consegnati alla “Caritas diocesana” con lo scopo di renderli disponibili per coloro che ne faranno richiesta. La Brigata Bersaglieri Garibaldi, continuando a mantenere alto il livello di prontezza operativa con aliquote di personale pronte ad essere impiegate per far fronte a qualunque evenienza, non ha voluto perdere l’occasione di manifestare il proprio spirito di altruismo  nonostante gli innumerevoli impegni istituzionali. I militari dell’Esercito vivono quotidianamente con situazioni di difficoltà e necessità generate dall’emergenza sanitaria in atto, portando in diverse forme, il proprio contributo alla causa comune quale la lotta al più subdolo dei nemici. La brigata Garibaldi  non è nuova a questo genere di attività nei confronti dei bisognosi della comunità di terra di lavoro, ma questi gesti compiuti in questo periodo di avvento caratterizzato soprattutto dai disagi e dalle grandi difficoltà dovuti alle eccezionali misure per il contenimento del COVID-19 assumono un significato ancora più profondo.

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