De Luca: “Chiesti 600 medici, per ora ne hanno assicurati 50”, al di sotto delle esigenze minime della Campania. I posti letto non sono esauriti ma attivati in base alle esigenze perché il personale è limitato

“Abbiamo chiesto 600 medici e 800 infermieri ad oggi abbiamo avuto assicurazione di 50 medici in più e 100 infermieri”. Così il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca. “Quindi siamo clamorosamente al di sotto delle esigenze minime poste dalla regione Campania: dovremmo avere 55mils dipendenti secondo gli standard ministeriali e invece ricordo che abbiamo 12mils medici in meno e per questo abbiamo chiesto personale – evidenzia l’ex sindaco di Salerno – e si deve rispondere non con questi numeri risibili e clamorosamente insufficienti. Ad oggi abbiamo avuto assicurazione su 50 medici e 100 di altro personale, ma ad oggi nulla. Vedremo nei prossimi giorni cosa arriva. Per il resto faremo miracoli per reperire da altri reparti gli anestesisti cha saranno necessari” conclude.

“Stiamo lavorando sulla base di una programmazione rigorosa che abbiamo fatto da mesi. Dobbiamo chiarire che i posti covid disponibili vengono attivati sulla base delle esigenze che si hanno di volta in volta perché il personale è limitato e per garantire i turni nei posti covid bisogna eliminare le prestazioni non essenziali e questo si sta facendo”. Così il governatore della Campania Vincenzo De Luca. L’ex sindaco di Salerno evidenzia che i 200 posti letto dei covid residence sono “per pazienti che non possono passare la quarantena a casa ma sono asintomatici”. “I covid residence sono di qualità ed eccellenza, un’intera palazzina per pazienti covid, e quindi non sono esauriti i posti letto. La maggioranza dei contagi avviene in famiglia, negli assembramenti notturni e nelle scuole, soprattutto nelle ultime classi delle superiori dove si incontrano gli amici e quando partecipa alla movida, tornano a casa e trasmettono il contagio ai familiari e soprattutto alle persone anziane”. “Abbiamo accantonato per ora le prestazioni non necessarie per avere posti letto per il covid. Anche per le terapie intensive che abbiamo realizzato non sprecando risorse ma facendo lavoro di prevenzione, vanno attivate sulla base di esigenze concrete perché quando si attivano, poi, bisogna organizzare i turni. Gli anestesisti non ci sono in tutta Italia e sono professionalità preziose e quindi si attivano su necessità. I posti sono 120 e saranno usati a seconda delle esigenze” conclude De Luca.

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