Trump-Biden: dibattito del 15 ottobre annullato

La Commissione per i dibattiti presidenziali degli Stati Uniti ha ufficialmente annullato il secondo dibattito che il 15 ottobre avrebbe dovuto vedere protagonisti Donald Turmp e Joe Biden, dopo i 90 minuti di scintille del 29 settembre. “Ora è evidente che non ci sarà alcun dibattito il 15 ottobre – ha fatto sapere nelle ultime ore la Commissione a meno di un mese dal voto dal 3 novembre – Ci concentreremo sui preparativi per l’ultimo dibattito presidenziale previsto per il 22 ottobre”. Salta l’appuntamento di Miami, il prossimo dovrebbe tenersi a Nashville. La conferma è arrivata dopo il mancato accordo sul formato del dibattito e dopo che nella serata di ieri Frank Fahrenkopf, copresidente della Commissione, aveva sottolineato come la campagna del presidente Trump non avesse presentato “nessun tipo di prova” del fatto che il presidente americano sia risultato negativo a un test anti-Covid. “Il modo più sicuro”, diceva, è quello del dibattito virtuale. Intanto, lunedì primo comizio sul campo, in Florida, per Donald Trump. Ma già nelle prossime ore il primo appuntamento in pubblico da quando è tornato alla Casa Bianca dal Walter Reed National Military Medical Center: Trump, dopo l’annullamento del secondo dibattito, ha in programma per oggi un evento alla Casa Bianca, il suo ‘debutto’ in pubblico da quando ha annunciato di essere positivo al coronavirus.

Un funzionario della Casa Bianca ha confermato a The Hill che il presidente parlerà dal Blue Room Balcony agli ospiti riuniti sul South Lawn. A distanza, quindi. Ai partecipanti sarà richiesto di portare la mascherina, di sottoporsi al controllo della temperatura e compilare un modulo. Il messaggio, ‘Law and order’. Lunedì, poi, il primo comizio elettorale da quando è risultato positivo al coronavirus. “Lunedì sarò a Sanford, in Florida, per un grande comizio!”, ha twittato nella notte il presidente spazzando via ogni dubbio dopo le indiscrezioni circolate nelle ore precedenti. Per partecipare è necessario registrarsi e accettare “tutti i rischi relativi all’esposizione al Covid-19”. Ieri, durante un’intervista a Fox News, il presidente ha confermato di aver effettuato nuovamente il test per il coronavirus, ma ha detto di non aver ancora ricevuto “i numeri”. Negli Usa i Cdc chiedono una quarantena di dieci giorni dalla comparsa dei sintomi del Covid-19. Secondo le notizie confermate Trump è risultato positivo ai test il primo ottobre. Dal 2 al 5 ottobre è stato ricoverato. “Alla luce della mancanza di trasparenza sulle sue condizioni di salute è difficile dire se quello del presidente sia un caso grave o moderato. Sicuramente ha ricevuto tutte le cure previste per un caso grave”, ha commentato Anand Parekh, chief medical adviser del Bipartisan Policy Center.

Nei giorni scorsi sono stati diversi i casi confermati di Covid-19 nella cerchia più vicina al presidente (oltre alla first lady Melania). Molti tra i positivi al Covid-19 avevano partecipato il 26 settembre all’evento al Rose Garden della Casa Bianca per la nomina di Amy Coney Barrett alla Corte Suprema. Un evento che l’epidemiologo Anthony Fauci ha definito come “super contagioso” durante un’intervista con la Cnbc. Ma Trump ha assicurato di sentirsi bene, di non prendere più farmaci per il coronavirus e di “sapere” che era “molto in basso sulla scala virale o negativo”. Il tycoon ha ammesso di essersi sentito affaticato dopo aver contratto l’infezione e che “è molto più facile per me rispetto a chi non ha accesso a un medico così facilmente”. “Un medico ha detto che pensava sarebbe andata peggio – ha aggiunto – Penso che questi farmaci sia meglio prenderli subito, piuttosto che in ritardo. Penso che nel mio caso entrare presto sia stato un fattore importante”. E ha anche aggiunto che vorrebbe donare il plasma. Poi ancora, come ha riportato la Cnn, è tornato sul fatto che “probabilmente” oggi si sottoporrà a nuovi controlli.

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