Indagine della Procura sulle perforazioni nella zona di Agnano (Napoli), al momento nessuna ipotesi di reato. Il direttore dell’Osservatorio Vesuviano: “Non sono opportune e comunque dovrebbero essere precedute da un’attività di educazione della popolazione”

Non prevede ipotesi di reato e non contempla, al momento, indagati, l’indagine della V sezione della Procura di Napoli (coordinata dal procuratore aggiunto Sergio Amato) sulle perforazioni nella zona di Agnano, nel comune di Pozzuoli, al confine con Napoli, praticate in via Pisciarelli nell’ambito di un progetto di ricerca che sta suscitando preoccupazione nella cittadinanza a causa dell’ingente quantità di vapori, gas e fumi che si stanno sprigionando. Gli inquirenti – come riportano oggi organi di stampa – avrebbero l’intenzione di delegare le indagini al personale dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Campania e ai funzionari dell’Osservatorio Vesuviano (tra i partner del progetto di ricerca, che non ha ancora ricevuto comunicazione). Per Francesca Bianco, direttore dell’Osservatorio Vesuviano, dato l’attuale livello di allerta dell’area flegrea, (“è in corso una crisi bradisismica”,ndr) “le perforazioni non sono opportune e comunque dovrebbero essere precedute da un’attività di educazione della popolazione”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.