Michael Jordan e Hamilton denunciano l’uccisione Floyd, l’ex superstar della pallacanestro non aveva mai preso posizione su questi temi
L’ex superstar della pallacanestro della NBA Michael Jordan e il sei volte campione del mondo di F1 Lewis Hamilton si sono uniti agli sportivi di tutto il mondo che hanno denunciato l’uccisione a Minneapolis di George Floyd, l’afroamericano ucciso al momento dell’arresto, fatto che scatenato manifestazioni e rivolte in molte città degli Stato Uniti. Michael Jordan ha denunciato in un comunicato stampa “il razzismo radicato” negli Stati Uniti, dicendo che è “profondamente rattristato, sinceramente addolorato e totalmente arrabbiato” dopo la morte del 25 maggio di George Floyd, 46 anni, a Minneapolis (Minnesota). “Ne abbiamo abbastanza”, ha continuato, affermando di essere “a fianco di coloro che denunciano il razzismo radicato e la violenza contro le persone di colore nel nostro paese”. Jordan, va sotolineato, ha rifiutato di prendere posizione su questioni sociali e politiche durante la sua carriera da giocatore. Nel comunicato Jordan dice anche: “Dobbiamo continuare a manifestare pacificamente contro l’ingiustizia e chiedere il riconoscimento delle responsabilità”. A sua volta il britannico Lewis Hamilton ha denunciato il silenzio delle “grandi star” della F1 “dominata dai bianchi”.