Emergenza economica: le TV locali rappresentate dal CNRT-TPD insorgono contro il Governo, “basta con le prese in giro!”. “Occorrono misure certe e sostegno per tutto il settore”

L’associazione Coordinamento Nazionale Radio Televisioni – Terzo Polo Digitale (CNRT-TPD) che rappresenta oltre 80 tra radio e televisioni locali in tutta Italia, insorge contro l’inerzia del Governo nel momento di crisi economica. Il tanto atteso “DL rilancio” ha prodotto per il settore radiotelevisivo locale due articoli (n. 186 e n. 195) i cui effetti sono palesemente discriminatori: sostengono soltanto poche realtà editoriali, peraltro le più forti, meno bisognose di aiuti: per il credito di imposta per gli investimenti pubblicitari  l’art. 186 del D.L. Rilancio non solo ha un valore dimezzato per radio e tv rispetto alla stampa (20mln rispetto ai 40), ma è stato esteso anche alle tv nazionali polverizzando la risorsa. Per i contributi, invece, il Governo ha insistito per il finanziamento di un Fondo di emergenza (art. 195), con 50mln di Euro (sui previsti 80), erogabili in base alle graduatorie dei contributi per l’anno 2019. Il CNRT-TPD aveva già messo in guardia la Presidenza del Consiglio dei Ministri circa il grave errore sull’agire attraverso il Fondo in questione. Non a caso l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust), ha confermato come i criteri per la ripartizione delle risorse del Fondo previsto dal DPR 23/08/17 N.146 siano palesemente anticoncorrenziali. Infatti la previsione secondo cui il 95% delle risorse disponibili è assegnato alle prime cento emittenti televisive in graduatoria, mentre il restante 5% è ripartito tra quelle che si collocano dal centunesimo posto in poi, è quindi suscettibile di determinare una sperequazione nella distribuzione delle risorse tra emittenti.

Sul secondo fronte, quello degli indennizzi derivanti dalla rottamazione della banda 700Mhz, ancora una volta le denunce e le proteste del CNRT-TPD sono state supportate dalle recenti pronunce del Tar del Lazio che ha sospeso lo spegnimento anticipato in Liguria, Lazio e Toscana perché non sono stati definiti i criteri per il riconoscimento degli indennizzi, i relativi importi e le relative modalità di pagamento in violazione della legge in materia e dell’articolo 97 della Costituzione. E’ per questo che il CNRT-TPD dice basta con le prese in giro! Se il Governo è realmente intenzionato a sostenere e rilanciare l’emittenza radiotelevisiva locale, allora adotti immediatamente misure più capillari ed estese per tutto il settore, e soprattutto stabilisca i criteri di indennizzo come già fatto per le precedenti rottamazioni, con tempi rapidi e scadenze precise. In caso contrario il CNRT-TPD è pronto a mettere in campo iniziative di protesta ed azioni legali a tutela di tutte le televisioni e le radio locali che in questo periodo non hanno mai smesso di garantire e sostenere un servizio essenziale nel pieno interesse pubblico. per maggiori informazioni sull’attività dell’associazione CNRT-TPD e per consultare i notiziari settimanali è possibile consultare il sito www.cnrtv.eu

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