Caos sanità, mancano i test rapidi, notte turbolenta: tante ore per trasferire da Capri a Napoli un paziente con sospetta emorragia cerebrale

Sanità, nuovi problemi a Capri per il trasferimento di un paziente a terraferma. Sono trascorse ben 5 ore per consentire a un uomo di Capri, arrivato ieri sera al pronto soccorso dell’ospedale Capilupi con una sospetta emorragia cerebrale, di giungere a Napoli per un ricovero in neurochirurgia. Stavolta il caos non ha riguardato problematiche relative ad atterraggio e decollo dell’elicottero ma è stato di natura burocratica e organizzativa. In pratica prima del trasferimento in elicottero era stato richiesto, secondo gli ultimi protocolli, che il paziente venisse sottoposto a tampone nasofaringeo o a test rapido per escludere la positività al coronavirus. A disposizione del Capilupi pare che non ci siano i kit per i test unitamente all’impossibilità di analizzare sul posto eventuali tamponi, per cui dopo un lungo tira e molla e dopo frenetiche telefonate con coinvolgimento della Core, dei vertici dell’Asl e della Prefettura la situazione si è sbloccata a notte fonda.

L’eliambulanza da Napoli ha portato ad Anacapri in piena notte un test rapido, l’ambulanza della Cri si è recata a Damecuta per prelevare il kit e condurlo al Capilupi in modo da consentire al paziente di essere sottoposto ad esame. Il test ha dato esito negativo, a quel punto con l’ambulanza l’uomo è stato condotto alla piazzola di Anacapri e poi con elisoccorso trasferito a Napoli e ricoverato in una struttura ospedaliera della città, dopo un’altra lunga trafila, al culmine di una notte frenetica e caotica.

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