Primo corteo a Napoli post lockdown, sono oltre 200 lavoratori di bus turistici con conducente, una categoria dimenticata che rischia il fallimento

Una categoria “fantasma, dimenticata e abbandonata”: sono i lavoratori dei bus turistici con conducente, in protesta davanti alla sede della Prefettura, a Napoli, per chiedere di essere ascoltati. E’ il primo ‘corteo’ post lockdown che attraversa parte della città: con i loro autobus, circa una dozzina, hanno raggiunto Largo di castello e, a colpi di clacson hanno sfilato intorno alla fontana in piazza Trieste e Trento, prima di dirigersi verso la Stazione marittima. I lavoratori, otre 200, hanno proseguito a piedi, da piazza Municipio fino a piazza del Plebiscito, davanti alla sede della Prefettura, rispettando le misure di sicurezza imposte dall’emergenza sanitaria da Covid-19, indossando le mascherine e, con loro, hanno striscioni: “Turismo petrolio d’Italia: dimenticati”, “Cassa integrazione fantasma”, “Bloccati dalle banche”. “Siamo abbandonati e dimenticati anche dall’ultimo decreto”, spiega Alberino Pennino, presidente di Assobus Campania.

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